mercoledì 18 gennaio 2012

La prospettiva pittorica e l'uso del colore in Alfred Sisley.


Il paesaggio è il soggetto pittorico più ricorrente nelle tele di Alfred Sisley che lo rappresenta in tutta la sua bellezza e in tutta la sua armonia. Egli mette in pratica nelle sue tele la tecnica en plain air, che consiste nel dipingere le opere artistiche all'aria aperta. I paesaggi che Alfred Sisley rappresenta in molti dei suoi quadri vengono realizzati traendo spunto da luoghi bellissimi e familiari per il celebre pittore impressionista: la Senna, la foresta di Fontainebleau,ecc.
Uno degli aspetti principali che è possibile riscontrare nelle opere artistiche del pittore impressionista è il riflesso dei raggi solari sull'acqua del fiume Senna, che viene reso con grande abilità e con delle tonalità di colore molto realistiche. 

Una delle opere artistiche realizzate da Sisley nel 1892 è "Le Canal du Loing", che è custodito presso il Museo d'Orsay di Parigi. Il dipinto rappresenta il canale situato a Moret-sur-Loing, dove l'artista si trasferisce nel 1882 per il resto della sua vita. La cittadina francese di Moret-sur-Loing è un luogo molto suggestivo e verrà riprodotto da Sisley in varie tele. 
Il Canal du Loing viene dipinto, in questo lavoro, dal lato della sua curvatura. In questo lavoro vengono anche rappresentati dei pioppi della stessa altezza disposti in modo lineare lungo il canale. In lontananza inoltre è possibile intravedere anche la sponda opposta del canale. In questa tela sembra essere rispettato l'elemento prospettico che Sisley utilizza in genere per la rappresentazione di lunghe strade che quasi sembrano scomparire in lontananza. Grande importanza assume anche la rappresentazione del cielo, che è riprodotto con grande attenzione e accuratezza. 
I colori principali che l'artista utilizza sono: il celeste chiaro per la colorazione del cielo e dell'acqua del canale, il bianco per le nuvole e per le case, il marrone chiaro per la colorazionedei pioppi e il verde chiaro per la colorazione della vegetazione rappresentata sul lato destro del quadro.

Un altro dipinto del pittore francese è: "Les Régates à Moseley", realizzato nel 1874 e conservato presso il Museo d'Orsay di Parigi. Questo quadro è dipinto adottando la tecnica di pittura a olio e rappresenta delle regate in corso a Moseley, in Francia. In questo lavoro è evidente l'appartenenza di Sisley al movimento pittorico impressionista, infatti, egli dipinge con pennellate molto rapide e dai colori molto vivaci e intensi come il verde, il celeste, il bianco, il giallo chiaro, il rosso e l'azzurro per la colorazione delle bandiere. Un altro elemento caratteristico dell'impressionismo che qui viene chiaramente rappresentato è il riflesso della luce sull'acqua del fiume. 
Anche in questa tela l'artista da grande importanza alla rappresentazione del cielo che viene reso con colori molto vivaci come l'azzurro e il verde.

Infine un'altra sua celebre opera è "La neve a Louviciennes", dipinto nel 1878 e custodito presso il Museo d'Orsay di Parigi. In questa tela viene rappresentato un paesaggio innevato a Louviciennes. Il colore predominante è il bianco che viene impiegato per la colorazione della neve. Uno degli elementi più evidenti è l'uso del colore da parte dell'artista che sembra voler studiare le variazioni della luce. Tra gli altri colori predominanti vi sono anche il giallo chiaro e il verde chiaro.
L'elemento prospettico è messo in risalto dalla lunga strada ricoperta di neve da cui in lontananza è possibile scorgere una personaggio molto piccolo. Questo capolavoro artistico infonde una sensazione di armonia tipica dei paesaggi invernali innevati.




domenica 1 gennaio 2012

Il femminismo italiano tra lotte e conquiste importanti.


Il movimento femminista italiano iniziò a essere operativo nel 1969, manifestando accanto ai giovani italiani che diedero vita alla rivolta studentesca. Le donne italiane avevano quale obiettivo la piena parità di diritti tra uomo e donna e nel 1971 il loro operato divenne ancora più incisivo, infatti, fu fondato nella città di Trento un circolo femminista, noto come Lotta femminista. L'anno seguente inoltre un gruppo di persone pubblicò anche un testo che criticava con durezza lo stato di oppressione che le donne erano costrette a subire sia nel luogo di lavoro sia nell'ambiente familiare (La coscienza sfruttata).
Le esponenti del movimento femminista italiano avevano quale obiettivo principale la totale liberazione delle donne da ogni forma di oppressione imposta dalla società maschilista. Esse volevano ottenere diritti importanti dal punto di vista sociale, economico, politico, giuridico.

Le richieste che le femministe italiane fecero furono molto importanti: la legalizzazione dell'aborto, la parità giuridica all'interno del nucleo familiare tra marito e moglie (pari diritti e responsabilità all'interno della famiglia, eliminazione della dote, la comunione dei beni, patria potestà per entrambi i coniugi, ecc.), l'istituzione del divorzio, la creazione di asili nido, parità di salario tra uomo e donna nel mondo del lavoro.
Durante le proteste femminili e studentesche le donne ottennero due importanti successi: l'adulterio non era più considerato come reato e la separazione nel caso in cui a commettere adulterio fosse stato il marito.
Nonostante questi due risultati importanti, però vi erano numerosi aspetti da cambiare a livello legislativo: per esempio le donne, una volta separate, non avrebbero potuto risposarsi e il divorzio ancora non esisteva.
Dopo innumerevoli lotte, venne presentato un progetto di legge che istituiva il divorzio; questo progetto divenne Legge il 1°dicembre 1970, ma fu messa in discussione da Democrazia Cristiana e dalla Chiesa, contrarie al Testo di legge.
Per questo motivo fu sottoposta a referendum da parte dei membri della DC a e della Chiesa che volevano abrogarla. Il risultato del referendum popolare però non ebbe esito positivo per i democristiani e per i cattolici, per cui la Legge rimase in vigore.

Le donne italiane in questi anni dimostrarono il loro grande carattere, non solo ottenendo innumerevoli successi, ma anche riuscendo a organizzarsi molto bene, dando vita ad assemblee, riunioni e coordinando molto bene la lotta per il riconoscimento dei loro diritti.
Tra le principali esponenti del femminismo italiano vi erano: Carla Accardi, Elvira Banotti, Carla Lonzi, Francesca Garavini.

Carla Lonzi era una critica d'arte e divenne una delle principali esponenti del femminismo in Italia. A suo avviso le donne erano vittime di un modello sociale maschilista che le opprimeva ed è proprio per questo motivo che esse si sarebbero dovute riscattare, esprimendo le loro opinioni personali.
La Lonzi affermava anche che queste si sarebbero dovute liberare dalla situazione di dominio maschile anche nell'ambito della sfera sessuale. Questi principi venivano sottolineati nel suo scritto: "Sputiamo su Hegel", in cui sosteneva che la donna era oppressa dall'uomo non solo dal punto di vista sociale, ma anche dal punto di vista sessuale.
A suo avviso Hegel definiva l'essere donna non come una condizione umana, ma come una condizione derivante da principi di natura divina. Il filosofo affermava anche che essa non doveva essere considerata nella sua soggettività, bensì come essere inferiore all'uomo inquadrabile soprattutto come parte integrante del contesto familiare. Carla Lonzi criticava aspramente questi aspetti del pensiero hegeliano che consideravano la donna come assoggettata al modello sociale patriarcale.

Il movimento femminista in Italia quindi ebbe un grande successo e ottenne risultati molto importanti, nonostante l'opposizione da parte della Democrazia Cristiana e della Chiesa cattolica.