mercoledì 28 settembre 2011

La donna nel modello sociale ateniese e in quello spartano.

Nell'antica Grecia la donna greca era rispettata dal punto di vista sociale, anche se il trattamento nei suoi confronti dipendeva soprattutto dall'estrazione sociale a cui apparteneva: vi erano ad esempio le donne ricche che conducevano uno stile di vita molto agiato presso le loro abitazioni; le donne povere invece dovevano lavorare, per cui passavano molto tempo fuori casa.

La donna non poteva inoltre godere di diritti politici e non poteva ricoprire cariche pubbliche e politiche, entrambi privilegi che erano riservati agli uomini. Esse trascorrevano molto tempo con le madri dei mariti, le quali dovevano provvedere alla loro educazione in merito alla conduzione della famiglia.
Nell'antica Grecia vi erano due modelli sociali femminili di riferimento, quello ateniese e quello spartano. Ad Atene gli uomini potevano avere al loro fianco quattro donne, le quali avevano un ruolo differente a seconda della loro condizione sociale: la moglie era colei che era promessa sposa all'uomo già dall'infanzia, si sposava all'età di quattordici anni e doveva dare alla luce i bambini; essa non godeva di diritti politici e non poteva partecipare alla vita sociale del suo sposo.

La concubina invece era straniera, aveva rapporti stabili con il suo amante, ma non poteva godere della sua protezione, poichè priva dei privilegi che erano riservati esclusivamente alla moglie; l'etera era una donna molto istruita, partecipava alla vita sociale maschile e veniva pagata; considerata la sua estrazione sociale più bassa, la prostituta era colei che per guadagnarsi da vivere doveva esercitare la sua attività nelle strade.
A Sparta invece le donne godevano di maggiori libertà,come ad esempio il dedicarsi alla ginnastica, alla danza, al canto.
Ad occuparsi dell'educazione dei figli, a Sparta, erano in genere le nutrici e le schiave che si dovevano occupare anche delle faccende della casa. Mentre a Sparta le donne avevano varie libertà, le donne ateniesi-soprattutto le mogli- avevano molti più limiti, infatti, non potevano partecipare alla vita sociale della polis, non potevano andare in luoghi pubblici come il teatro e non potevano partecipare ai banchetti.
La condizione sociale delle concubine era invece più svantaggiata, poichè viveva con l'uomo senza godere però della sua protezione.

Le etere invece potevano partecipare alla vita sociale, venivano pagate ed erano molto istruite. Il gradino sociale più basso era quello occupato dalle prostitute che non erano ben considerate nella società greca per via del mestiere che esercitavano. Mentre le donne più agiate trascorrevano il loro tempo a casa, le donne più povere trascorrevano parte del loro tempo nei luoghi pubblici, perchè dovevano lavorare.
Le compere invece venivano fatte dalle schiave, perchè era uno dei loro compiti. Le bambine non andavano a scuola e dovevano aiutare le loro madri nella conduzione degli affari familiari. Talvolta le madri insegnavano loro a scrivere e leggere. anche se ciò era contro l'etica morale maschile. Le donne più povere potevano vendere cibo e abiti nei mercati e si dedicavano alla mietitura.
Inoltre in occasione dei Giochi olimpici le donne non potevano nemmeno avvicinarsi al luogo in cui si teneva la manifestazione sportiva.

In sintesi nell'antica città di Atene la donna non aveva molti diritti e era soggetta a numerose limitazioni imposte dal modello sociale maschile, a Sparta invece esse avevano maggiori libertà.

mercoledì 14 settembre 2011

Il senso dell'armonia e dell'equilibrio nel paesaggio attraverso Alfred Sisley, Camille Pissarro e Berthe Morisot.


Uno dei soggetti pittorici ricorrenti nell'impressionismo francese è il paesaggio naturalistico, rappresentato dai suoi principali esponenti con grande autonomia e spesso con delle pennellate rapide di colore intenso e vivace. Il paesaggio viene rappresentato nelle opere artistiche impressioniste con delle tonalità cromatiche molto vive, infatti, prevale l'uso di colori come il verde chiaro, il verde scuro, il giallo con le sue varie sfumature di colore, il celeste per la rappresentazione del cielo, il bianco per dipingere le nuvole.
Nelle opere artistiche dei pittori impressionisti inoltre vengono spesso dipinti bellissimi fiori dalle varie tonalità cromatiche, i quali rendono chiaramente l'idea della bellezza e dell'armonia. Spesso le opere artistiche dei principali pittori impressionisti vogliono rendere visibile, attraverso il paesaggio rappresentato, il loro stato d'animo. Spesso vi sono artisti, come Claude Monet, che davanti alla bellezza della natura provano grande stupore e meraviglia, così da rappresentare questi sentimenti nelle loro tele.

Una rappresentazione paesaggistica è riscontrabile nell'opera di Alfred Sisley "Guardia campestre nella foresta di Fontainebleau", che è stata dipinta nel 1870 e che fa parte di una collezione privata di New York.
In questa tela il soggetto pittorico è una guardia campestre, circondato dalla fitta vegetazione della nota foresta francese di Fontainebleau.
Questo dipinto è realizzato con una tecnica pittorica a olio e i colori predominanti che sono utilizzati dall'artista sono il verde con le sue varie tonalità chiare e scure per dipingere la vegetazione della foresta, il giallo chiaro per rappresentare la strada, il grigio sfumato per rappresentare il colore del cielo e il marrone per dipingere i tronchi degli alberi. L'elemento evidente in questo opera è l'uso di un colore vivace come il verde per la vegetazione.

Camille Pissarro è un altro dei grandi artisti impressionisti che rappresenta bellissimi paesaggi nei sui quadri. In "The chestnut Trees at Osny ", dipinto realizzato nel 1873 e facente parte di una collezione privata dello Stato americano del New Jersey, l'artista rappresenta un paesaggio con in primo piano quattro castagni.
I colori utilizzati nel dipinto sono molto vivaci e trasmettono una sensazione di tranquillità e di grande equilibrio; il verde e il marrone vengono utilizzati sia per la colorazione degli alberi sia per la colorazione della grande distesa verde, il giallo e il marroncino chiaro che vengono utilizzati sullo sfondo servono per rappresentare i fiori di campo e le grandi distese circostanti e infine il colore celeste chiaro viene impiegato per la colorazione del cielo.
Camille Pissarro realizza questo dipinto con una tecnica pittorica unica durante una bella giornata di sole.

Un altro paesaggio viene dipinto nel 1879 da Berthe Morisot nell'opera "Jour d'été". Questo celebre quadro è custodito presso il National Gallery di Londra. In questo dipinto vengono rappresentate due donne che trascorrono il loro tempo libero presso il lago di Boulogne. Una delle due signore viene rappresentata di profilo, mentre l'altra sembra essere in posa. Uno degli elementi più evidenti di questa tela è il riflesso del cielo sull'acqua (elemento ricorrente tra i pittori impressionisti) che viene rappresentato con delle pennellate molto accurate e rapide.
I colori predominanti della tela sono il celeste, l'azzurro, il bianco, il verde per rappresentare la vegetazione circostante e il marrone chiaro. Lo stato d'animo che l'osservatore ha nell'ammirare questo quadro è quello di emozione davanti alla serenità trasmessa dalla natura.

In queste tre tele quindi Alfred Sisley, Camille Pissarro e Berthe Morisot rappresentano la bellezza e l'equilibrio della natura, la quale viene rappresentata con dei colori molto intensi e vivaci.

venerdì 9 settembre 2011

L'avvento al potere di Maximilien Robespierre.


Maximilien Robespierre salì al potere in Francia nel 1793 e durante il suo governo egli non solo emanò due atti legislativi molto impopolari-la "Legge dei sospetti" e la "Legge del pratile"- che erano volti a colpire tutti quei cittadini francesi, i quali avessero osato porsi contro le Istituzioni repubblicane e di averle in vari modi tradite, ma  fece anche arrestare ingiustamente dei cittadini francesi che non avevano partecipato ai complotti orditi contro le Istituzioni repubblicane.
Maximilien Robespierre quindi, a capo del suo governo, instaurò una politica molto impopolare nota anche come regime del terrore o anche con il nome di Terrore. Questo periodo storico che va dal 1793 al 1794 quindi sarà uno dei periodi storici più bui che la Francia rivoluzionaria dovette affrontare.

Le persone che morirono in quel triste biennio furono tantissime in particolar modo a Parigi e numerosi furono i personaggi noti che furono condannati a morte; tra essi si ricordano Antoine Laurent Lavoisier, Philippe Egalité, Maria Antonietta di Francia. Le condanne a morte venivano quasi sempre eseguite mediante la ghigliottina, strumento utilizzato sovente nella Francia rivoluzionaria.
Il governo guidato da Maximilien Robespierre colpì anche numerosi avversari politici che appartenevano sia all'ala moderata sia all'ala radicale, i quali furono uccisi sempre con la pratica della ghigliottina; tra questi ricordiamo De la croix, Danton, Desmoulins. La situazione diventava sempre più drammatica in seno al Paese, poiché il livello di violenza che si stava raggiungendo era molto elevato.

Se in politica interna la situazione era difficile da governare, in politica estera il governo ottenne dei buoni risultati soprattutto nell'ambito della difesa dei confini nazionali, infatti, le truppe francesi riportarono una vittoria decisiva nella battaglia di Fleurus(26 giugno 1794) contro le truppe della Prima Coalizione. In questo periodo il governo del Terrore inoltre riuscì anche a sedare l'insurrezione federalista che era scoppiata all'interno del Paese.

Anche all'interno dello stesso Comitato di Salute Pubblica, di cui faceva parte anche Robespierre, ci si era resi conto che questi stava esagerando nella sua condotta politica. Ci si era resi conto che la situazione non era più sostenibile e che si doveva dare un freno alla spietata politica condotta dagli esponenti del regime del Terrore. Il 27 luglio 1794 i membri delle varie coalizioni partitiche francesi riuscirono finalmente a trovare un accordo per riuscire in tutti i modi a far decadere Robespierre e i membri del suo governo dittatoriale.
La situazione divenne sempre più sfavorevole per Robespierre che cercò di fuggire alla volta del palazzo del municipio di Parigi, mentre le milizie della Convenzione tentavano di arrestarlo. In quello stesso giorno egli, insieme agli altri esponenti del governo, fu privato delle sue cariche e destituito.

Nonostante la fuga tentata verso il municipio della capitale francese, egli venne arrestato dalle truppe della Convenzione. Per evitare l'arresto, Robespierre cerco di suicidarsi con un colpo di pistola, ma non riuscì nel suo intento. Dopo essere stato condotto alla Conciergerie per un riconoscimento d'identità insieme agli altri uomini a lui alleati, la sua esecuzione fu eseguita immediatamente con la pratica della ghigliottina.
Con l'esecuzione di Robespierre e dei suoi fedeli alleati si era deciso quindi di porre fine così a quel periodo di terrore che aveva sconvolto la Francia in quel biennio.