martedì 10 luglio 2012
Il romanticismo, alla ricerca della spiritualità e dell'infinito.
Il romanticismo è un movimento artistico, letterario, culturale che nasce sul finire del 1700 in Germania e in Gran Bretagna, per poi affermarsi nel corso del 1800 in vari Paesi europei. Due sono i significati più importanti che possono essere connessi a questo importante movimento: romantic che in letteratura rimanda a qualcosa di non reale e il significato di "pittoresco" inteso come uno stato d'animo che l'individuo prova davanti alla visione di un paesaggio naturale.
Alla fine del 1700 il romanticismo si diffonde anche in Germania in un contesto culturale legato alle leggende, ai canti popolari nordici e al mito cavalleresco del periodo medievale. In ambito artistico questo movimento si contrappone al neoclassicismo che ha come principi cardine il culto della bellezza classica e la razionalità. Il movimento romantico, infatti, si basa su principi non razionali come la fantasia, l'emotività, l'affermazione dell'artista dal punto di vista individuale, l'immaginazione, la spiritualità.
Uno degli esponenti del romanticismo tedesco è August Wilhelm von Schlegel secondo cui il movimento romantico è basato su concetti di eterogeneità e di diversità. E' difficile dare una definizione univoca del romanticismo, poiché è soggetto a varie interpretazioni, come ad esempio il rafforzamento dei sentimenti nazionali, la ricerca della modernità, la visione poetica della realtà,ecc...
I temi tipici del romanticismo sono i seguenti: la negazione della ragione illuminista a favore dell'elemento irrazionale, del sentimento, del sogno; il soggettivismo e l'individualismo, infatti, tutto è incentrato sull'individuo che deve riflettere su sé stesso e sulle sue problematiche (l'uomo esplora il suo "io"); l'esotismo inteso come fuga dal mondo reale per ricercare mete esotiche; il concetto di popolo e Nazione (rivalutazione dell'epoca medievale che avrebbe contribuito alla nascita delle Nazioni moderne); lo studio della storia che considera l'uomo in continuo mutamento; il ritorno alla religiosità e alla spiritualità, infatti, nell'accezione romantica l'individuo ha come sostegno la fede e si caratterizza per la sua tensione verso l'infinito.
I suoi principi cardine sono senz'altro la ricerca dell'assoluto che conduce l'uomo a tendere verso l'infinito, l'immenso; il sublime, ovvero lo stato d'animo di paura e di impotenza che l'infinito genera nell'uomo; il sehnsucht (il desiderio del desiderio): il sentimento che affligge l'individuo il quale, nel suo tendere verso l'infinito, trova riparo nell'interiorità; l'ironia che conduce l'essere umano verso la consapevolezza della sua limitatezza.
In ambito artistico questo movimento ha quali esponenti principali artisti celebri come i francesi Eugène Delacroix, Jean-Louis-Théodore Géricault, Théodore Rousseau, lo spagnolo Francisco Goya, gli inglesi William Blake, John Constable, William Turner, il tedesco Caspar David Friedrich, l'italiano Francesco Hayez.
Questi celebri artisti rappresentano soggetti pittorici come il sogno, le visioni, le catastrofi naturali, i paesaggi arcadici, l'infinitezza della natura, eventi di cronaca del tempo (soggetto privilegiato soprattutto dai pittori francesi), personaggi storici dell'epoca.
Il romanticismo quindi è un movimento artistico, letterario, filosofico e culturale che, avendo origini inglesi e tedesche, nel XIX secolo si diffonde anche in altri Paesi europei, ponendosi in contrasto con il neoclassicismo i cui principi cardine sono la razionalità e il culto della bellezza classica.
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