venerdì 9 settembre 2011
L'avvento al potere di Maximilien Robespierre.
Maximilien Robespierre salì al potere in Francia nel 1793 e durante il suo governo egli non solo emanò due atti legislativi molto impopolari-la "Legge dei sospetti" e la "Legge del pratile"- che erano volti a colpire tutti quei cittadini francesi, i quali avessero osato porsi contro le Istituzioni repubblicane e di averle in vari modi tradite, ma fece anche arrestare ingiustamente dei cittadini francesi che non avevano partecipato ai complotti orditi contro le Istituzioni repubblicane.
Maximilien Robespierre quindi, a capo del suo governo, instaurò una politica molto impopolare nota anche come regime del terrore o anche con il nome di Terrore. Questo periodo storico che va dal 1793 al 1794 quindi sarà uno dei periodi storici più bui che la Francia rivoluzionaria dovette affrontare.
Le persone che morirono in quel triste biennio furono tantissime in particolar modo a Parigi e numerosi furono i personaggi noti che furono condannati a morte; tra essi si ricordano Antoine Laurent Lavoisier, Philippe Egalité, Maria Antonietta di Francia. Le condanne a morte venivano quasi sempre eseguite mediante la ghigliottina, strumento utilizzato sovente nella Francia rivoluzionaria.
Il governo guidato da Maximilien Robespierre colpì anche numerosi avversari politici che appartenevano sia all'ala moderata sia all'ala radicale, i quali furono uccisi sempre con la pratica della ghigliottina; tra questi ricordiamo De la croix, Danton, Desmoulins. La situazione diventava sempre più drammatica in seno al Paese, poiché il livello di violenza che si stava raggiungendo era molto elevato.
Se in politica interna la situazione era difficile da governare, in politica estera il governo ottenne dei buoni risultati soprattutto nell'ambito della difesa dei confini nazionali, infatti, le truppe francesi riportarono una vittoria decisiva nella battaglia di Fleurus(26 giugno 1794) contro le truppe della Prima Coalizione. In questo periodo il governo del Terrore inoltre riuscì anche a sedare l'insurrezione federalista che era scoppiata all'interno del Paese.
Anche all'interno dello stesso Comitato di Salute Pubblica, di cui faceva parte anche Robespierre, ci si era resi conto che questi stava esagerando nella sua condotta politica. Ci si era resi conto che la situazione non era più sostenibile e che si doveva dare un freno alla spietata politica condotta dagli esponenti del regime del Terrore. Il 27 luglio 1794 i membri delle varie coalizioni partitiche francesi riuscirono finalmente a trovare un accordo per riuscire in tutti i modi a far decadere Robespierre e i membri del suo governo dittatoriale.
La situazione divenne sempre più sfavorevole per Robespierre che cercò di fuggire alla volta del palazzo del municipio di Parigi, mentre le milizie della Convenzione tentavano di arrestarlo. In quello stesso giorno egli, insieme agli altri esponenti del governo, fu privato delle sue cariche e destituito.
Nonostante la fuga tentata verso il municipio della capitale francese, egli venne arrestato dalle truppe della Convenzione. Per evitare l'arresto, Robespierre cerco di suicidarsi con un colpo di pistola, ma non riuscì nel suo intento. Dopo essere stato condotto alla Conciergerie per un riconoscimento d'identità insieme agli altri uomini a lui alleati, la sua esecuzione fu eseguita immediatamente con la pratica della ghigliottina.
Con l'esecuzione di Robespierre e dei suoi fedeli alleati si era deciso quindi di porre fine così a quel periodo di terrore che aveva sconvolto la Francia in quel biennio.
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