sabato 30 luglio 2011
Edvard Munch, il pittore del sentimento.
Edvard Munch cresce in Norvegia e perde la madre alla giovane età di cinque anni. A crescerlo sono il padre e una delle sue sorelle più grandi. Dopo aver seguito le scuole elementari, il padre lo iscrive contro il suo volere presso un Istituto tecnico, ma lui si ribella e dopo solo un anno abbandona gli studi per dedicarsi allo studio dell'arte, iscrivendosi a dei corsi di scultura che si tengono nel suo Paese. Un altro evento drammatico colpisce Edvard Munch, infatti, subisce la perdita della sorella Sophie a causa della tubercolosi. Nel 1883 egli partecipa alla mostra che viene esposta presso il Salone delle Arti Decorative di Christiania con una delle sue prime opere artistiche, che non riscuote grande successo.
Sempre in Norvegia egli ha modo di frequentare i pittori e gli scrittori più noti dell'epoca. Inoltre in quegli anni il pittore studia presso l'Accademia delle Belle Arti, dove ha modo di iniziare a dipingere le sue opere artistiche con colori molto scuri. Nel corso degli studi accademici egli ha anche modo di entrare in contatto con gli artisti dell'epoca, i quali dipingono paesaggi naturalistici. Nel 1885 Edvard Munch effettua un viaggio a Parigi, visitando il Museo Louvre e il Salon, dove vengono esposte le opere dei pittori impressionisti.
Egli rimane molto colpito dalle tele di Édouard Manet, le quali sono dipinte con una tecnica pittorica chiaramente impressionista.
Pur rimanendo colpito dalle opere di Manet, egli non dipinge i suoi quadri traendo spunto dall'impressionismo francese. Munch dipinge i suoi quadri in modo molto spontaneo, ponendo successivamente in risalto i soggetti pittorici che rappresenta. I colori che egli utilizza per dipingere assumono delle sfumature e delle tonalità così profonde al punto di mettere in risalto sia i soggetti pittorici che rappresenta sia i paesaggi rappresentati sullo sfondo.
Il dipinto più celebre di Edvard Munch è "L'urlo", realizzato nel 1894 e custodito presso in Museo Munch di Oslo. In questa tela viene rappresentato un uomo che urla. Agli occhi dell'osservatore questo quadro trasmette un senso di angoscia inconfondibile, poichè la scena è rappresentata con dei colori molto scuri e intensi. Lo stesso artista norvegese sembra voler rappresentare nel dipinto uno stato d'animo come l'angoscia esistenziale che invade l'uomo in alcuni momenti della sua vita.
Quest'opera genera scalpore, poiché mette gli individui a confronto con un soggetto pittorico che comunica, attraverso un grido di dolore, l'inquietudine e gli stati d'animo terribili della vita. L'opera viene rappresentata con una tecnica pittorica molto particolare contrassegnata dall'uso di linee diagonali e di linee parallele; queste linee rendono l'opera molto dinamica e generano nell'osservatore uno stato d'animo caratterizzato da angoscia e da tensione.
Lo sfondo del quadro è dipinto con un colore giallo-arancio che serve per rappresentare la luce. Questa luce, che viene resa molto bene sullo sfondo, sembra accecare in modo molto intenso l'uomo ritratto che prova una sensazione di inquietudine e timore. L'uomo rappresentato sul ponte viene inoltre posto in primo piano, rendendo quindi l'idea di separazione spaziale rispetto allo sfondo. Gli altri colori dominanti sono inoltre il blu per dipingere il fiume e il marrone per dipingere il ponte.
Un'altra opera realizzata da Edvard Munch nel 1892 è "Sera sulla via Karl Johann", che rappresenta varie persone che fanno una passeggiata lungo la via Karl Johann di Oslo. Munch ritrae delle persone appartenenti alla borghesia norvegese; il loro volto sembra quello degli zombie, che conducono una vita vuota, priva di emozioni.
La passeggiata viene effettuata nel corso della serata in una città serena e illuminata come Oslo. I corpi cadaverici dei soggetti rappresentati contrastano quindi con la tranquillità della città norvegese. I colori dominanti sono l'azzurro del cielo, il grigio scuro per dipingere la strada, il giallo per rappresentare le luci degli edifici circostanti, il nero per dipingere le vesti.
Edvard Munch è considerato come uno dei pittori dell'arte contemporanea che, nonostante ammiri l'impressionismo francese, prende le distanze da questo movimento pittorico riuscendo a rendere bene gli stati d'animo angosciosi che pervadono l'esistenza umana.
mercoledì 27 luglio 2011
Paul Gauguin: il sogno e l'idillio a Tahiti.
Paul Gauguin si trasferisce con la famiglia a Lima, in Perù, dove vivono i nonni materni. Successivamente egli torna in patria e studia presso le scuole di Orléans e in un collegio di Parigi. Alla giovane età di diciasette anni Paul Gauguin, appassionato del mare, decide di imbarcarsi su una nave mercantile che è diretta verso il Sudamerica. In questo frangente egli ha l'occasione di partecipare, con una spedizione navale, alla guerra franco-prussiana del 1870. Finita la guerra, Gauguin torna in Francia, lavora per un agente di cambio e sposa una ragazza danese. In questi anni inoltre l'artista studia presso l'Accademia d'arte Colarossi.
Nel 1876 espone una delle sue prime opere artistiche nel corso di una mostra impressionista. In questi anni conosce e stringe amicizia con Edgar Dégas, Camille Pissarro, Paul Cézanne. In questi anni l'artista dipinge insieme agli impressionisti, ma in realtà si distacca dal loro stile artistico, per poi iniziare a dare vita, con il suo stile pittorico al postimpressionismo. In questi anni Paul Gauguin perde il suo lavoro, che permette alla sua famiglia numerosa di sostentarsi economicamente.
Dopo un breve periodo passato con la famiglia in Danimarca, egli ritorna in Francia, dove si stabilisce a Pont-Aven.
Le sue opere artistiche più apprezzate sono senz'altro quelle del ciclo sudamericano, dipinte dall'artista francese nel corso del suo soggiorno presso le isole del Pacifico. In queste tele il pittore vuole rappresentare la gente del luogo e i luoghi paradisiaci in cui essa vive.
Nel 1891 Paul Gauguin dipinge: "Due donne tahitiane sulla spiaggia", tela oggi conservata presso il Museo d'Orsay di Parigi. Il soggetto pittorico rappresentato in questa tela è uno dei prediletti dell'artista. Vengono rappresentate qui due donne tahitiane in uno dei momenti della loro vita quotidiana. I volti delle due donne che l'artista sta ritraendo sono molto malinconici e l'artista, con una linea molto precisa ed elegante, dipinge le due donne con grande accuratezza e con dei contorni ben definiti.
L'elemento più caratteristico di questo celebre quadro, reso con una tecnica pittorica molto particolare, è l'armonia e la serenità che vengono trasmesse dal paesaggio sudamericano, il quale è sognante e idilliaco. In quest'opera, Gauguin utilizza delle linee geometriche ben definite, tese a rimarcare la figura delle due.
I colori predominanti che vengono impiegati per dipingere la tela sono il rosso, il rosa, il giallo per dipingere la sabbia, l'azzurro, il verde, il bianco e il marrone per dipingere la pelle delle due donne.
Un'altro celebre quadro del pittore postimpressionista è : "Donna col fiore(Vahine no te tiare)", dipinto nel 1891 e conservato presso il Ni Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. In quest'opera egli ritrae una giovane tahitiana, che rappresenta l'emblema della purezza e delle bellezza femminile tahitiana.
Anche questa tela fa parte del ciclo pittorico tahitiano. Il soggetto pittorico che egli ritrae è una giovane donna appartenente alla popolazione locale con cui lui è venuto a contatto nel corso del suo primo soggiorno tahitiano. La rappresentazione, sullo sfondo, dei fiori testimonia la volontà da parte di Gauguin di voler rappresentare ancora un soggetto artistico idilliaco.
In questo ritratto ciò che colpisce maggiormente è la rappresentazione dolce e tenera del volto della ragazza, senza tenere in considerazione gli elementi della prospettiva pittorica. Con una tecnica pittorica che si distacca completamente dal movimento pittorico impressionista, egli utilizza colori come il giallo, il viola, il marrone, il rosso, il verde e l'arancio.
Un'altra tela appartenente al ciclo tahitiano è: "Donna con mango (Vahine no te Vi)" che Gauguin dipinge nel 1892. Questo dipinto è custodito presso il Baltimore Museum of Art, negli Stati Uniti. In quest'opera viene ritratta una giovane fanciulla tahitiana con in mano un mango.
Il volto della fanciulla viene rappresentato con toni dolci e molto distesi; la ragazza rappresentata inoltre sembra rendere l'idea della fecondità femminile. Il corpo della donna ricopre inoltre l'intera tela e viene rappresentato dall'artista con grande semplicità. I colori predominanti che vengono impiegati sono il viola, il marrone, il bianco, il giallo e il rosso.
Paul Gauguin è uno dei principali esponenti del postimpressionismo che, nel ciclo di dipinti tahitiani, rappresenta paesaggi e contesti di vita di un popolo che sta conoscendo gradualmente rendendo l'idea della serenità e del sogno.
Nel 1876 espone una delle sue prime opere artistiche nel corso di una mostra impressionista. In questi anni conosce e stringe amicizia con Edgar Dégas, Camille Pissarro, Paul Cézanne. In questi anni l'artista dipinge insieme agli impressionisti, ma in realtà si distacca dal loro stile artistico, per poi iniziare a dare vita, con il suo stile pittorico al postimpressionismo. In questi anni Paul Gauguin perde il suo lavoro, che permette alla sua famiglia numerosa di sostentarsi economicamente.
Dopo un breve periodo passato con la famiglia in Danimarca, egli ritorna in Francia, dove si stabilisce a Pont-Aven.
Le sue opere artistiche più apprezzate sono senz'altro quelle del ciclo sudamericano, dipinte dall'artista francese nel corso del suo soggiorno presso le isole del Pacifico. In queste tele il pittore vuole rappresentare la gente del luogo e i luoghi paradisiaci in cui essa vive.
Nel 1891 Paul Gauguin dipinge: "Due donne tahitiane sulla spiaggia", tela oggi conservata presso il Museo d'Orsay di Parigi. Il soggetto pittorico rappresentato in questa tela è uno dei prediletti dell'artista. Vengono rappresentate qui due donne tahitiane in uno dei momenti della loro vita quotidiana. I volti delle due donne che l'artista sta ritraendo sono molto malinconici e l'artista, con una linea molto precisa ed elegante, dipinge le due donne con grande accuratezza e con dei contorni ben definiti.
L'elemento più caratteristico di questo celebre quadro, reso con una tecnica pittorica molto particolare, è l'armonia e la serenità che vengono trasmesse dal paesaggio sudamericano, il quale è sognante e idilliaco. In quest'opera, Gauguin utilizza delle linee geometriche ben definite, tese a rimarcare la figura delle due.
I colori predominanti che vengono impiegati per dipingere la tela sono il rosso, il rosa, il giallo per dipingere la sabbia, l'azzurro, il verde, il bianco e il marrone per dipingere la pelle delle due donne.
Un'altro celebre quadro del pittore postimpressionista è : "Donna col fiore(Vahine no te tiare)", dipinto nel 1891 e conservato presso il Ni Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. In quest'opera egli ritrae una giovane tahitiana, che rappresenta l'emblema della purezza e delle bellezza femminile tahitiana.
Anche questa tela fa parte del ciclo pittorico tahitiano. Il soggetto pittorico che egli ritrae è una giovane donna appartenente alla popolazione locale con cui lui è venuto a contatto nel corso del suo primo soggiorno tahitiano. La rappresentazione, sullo sfondo, dei fiori testimonia la volontà da parte di Gauguin di voler rappresentare ancora un soggetto artistico idilliaco.
In questo ritratto ciò che colpisce maggiormente è la rappresentazione dolce e tenera del volto della ragazza, senza tenere in considerazione gli elementi della prospettiva pittorica. Con una tecnica pittorica che si distacca completamente dal movimento pittorico impressionista, egli utilizza colori come il giallo, il viola, il marrone, il rosso, il verde e l'arancio.
Un'altra tela appartenente al ciclo tahitiano è: "Donna con mango (Vahine no te Vi)" che Gauguin dipinge nel 1892. Questo dipinto è custodito presso il Baltimore Museum of Art, negli Stati Uniti. In quest'opera viene ritratta una giovane fanciulla tahitiana con in mano un mango.
Il volto della fanciulla viene rappresentato con toni dolci e molto distesi; la ragazza rappresentata inoltre sembra rendere l'idea della fecondità femminile. Il corpo della donna ricopre inoltre l'intera tela e viene rappresentato dall'artista con grande semplicità. I colori predominanti che vengono impiegati sono il viola, il marrone, il bianco, il giallo e il rosso.
Paul Gauguin è uno dei principali esponenti del postimpressionismo che, nel ciclo di dipinti tahitiani, rappresenta paesaggi e contesti di vita di un popolo che sta conoscendo gradualmente rendendo l'idea della serenità e del sogno.
domenica 24 luglio 2011
Vincent Van Gogh, alla ricerca della serenità nell'arte.
Vincent Van Gogh cresce in Olanda, dove frequenta la scuola di Zevenbergen. Il giovane Van Gogh impara il tedesco, il francese e l'inglese. Terminati gli studi, egli si inizia alla pittura e lavora come impiegato presso la casa d'arte francese Goupi e Cie all'Aja, a Londra e infine nella sede di Parigi. Dopo aver svolto questa professione egli si licenzia, per dedicarsi dl 1876 all'insegnamento nella città di Londra. Negli anni successivi egli torna in Olanda, dove grazie all'aiuto della sua famiglia svolge l'attività di commesso presso una libreria.
Successivamente Van Gogh si trasferisce ad Amsterdam, dove frequenta la facoltà di teologia. Presto però egli abbandona gli studi per seguire vari corsi per intraprendere la professione di predicatore religioso. Dopo aver lavorato come predicatore tra i minatori che lavorano presso l'area mineraria del Borinage, i suoi superiori lo licenziano per il suo eccessivo zelo religioso.
Abbandonata la carriera di predicatore religioso, Vincent Van Gogh decide di intraprendere, con l'aiuto del fratello Theo, gli studi artistici prima a Bruxelles e poi all'Aja. Dopo gli studi artistici, egli inizia a dipingere con le tecnica pittorica ad olio le sue opere artistiche. Egli inizia a trarre spunto dallo stile artistico impressionista, per poi iniziare a dipingere seguendo uno stile pittorico che lo inquadra all'interno del movimento pittorico conosciuto come postimpressionismo.
Una delle opere artistiche più celebri dell'artista olandese è "Nuit etoilée sur le Rhône ", dipinta nel 1888 e custodita presso il Museo d'Orsay di Parigi. In quest'opera è possibile notare l'attenzione particolareggiata dell'artista per uno dei soggetti pittorici che sono per lui difficili da realizzare in alcune delle sue tele, gli effetti notturni. La resa delle tonalità cromatiche in questo capolavoro artistico è frutto di un lavoro molto accorto del pittore olandese.
I colori predominanti dell'opera sono il giallo che viene utilizzato per dipingere le stelle del cielo e per rappresentare il loro riflesso sulle acque del fiume Rodano e l'azzurro con le sue varie tonalità cromatiche e sfumature chiare e scure. L'azzurro viene utilizzato per rappresentare il cielo stellato e l'immensa acqua del fiume Rodano. Sul fiume viene rappresentata anche la barca a vela e lungo la sua riva è possibile scorgere in basso una coppia di innamorati. Il giallo delle stelle inoltre assume delle tonalità arancio nel riflesso dell'acqua. In questa tela Van Gogh rappresenta un paesaggio immerso nella tranquillità della notte. L'idea di serenità viene resa anche dalla presenza della coppia di innamorati che passeggiano lungo il Rodano.
Un altro capolavoro artistico dipinto dall'artista nel 1889 è "Vase with Twelve Sunflowers" che è conservato presso il The Philadelphia Museum of Art, negli Stati Uniti. In questo dipinto egli rappresenta uno dei soggetti pittorici più rappresentati nei vari movimenti pittorici dell'epoca, una natura morta. In questa tela viene rappresentato un vaso di girasoli, fiore prediletto dell'artista, che lo rappresenterà ben dodici volte nelle sue opere.
In questo dipinto il colore predominante della tela, con le sue varie sfumature di colore, è il giallo. In questo periodo egli dipinge molto spesso le sue opere, utilizzando il giallo.
Con una tecnica pittorica molto particolareggiata, egli rappresenta nella tela i girasoli, fiori da lui molto amati.
Un altro colore che viene utilizzato è il verde per rappresentare il gambo dei girasoli.
Tre anni prima, nel 1885, invece il pittore dipinge un paesaggio autunnale, nella tela conosciuta come "The Automn Landscape" oggi conservata presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge. Questo dipinto rappresenta un paesaggio autunnale nei pressi di Nuenen. I colori predominanti sono sempre colori molto caldi come l'arancio e il giallo per la rappresentazione degli alberi e della vegetazione. Altri due colori tenui vengono utilizzati per la rappresentazione del cielo: l'azzurro e il bianco.
In questo quadro viene rappresentato un paesaggio autunnale che esprime l'idea di tranquillità.
Vincent Van Gogh, pur avendo la fama di "pittore maledetto", viene considerato come uno dei pittori più amati del postimpressionismo. Oggi le sue tele sono considerate come un gran patrimonio a livello sia culturale sia artistico.
venerdì 22 luglio 2011
Paul Cézanne: alla ricerca di un nuovo stile pittorico.
Paul Cézanne proviene da una famiglia agiata e cresce nella cittadina provenzale di Aix-en-Provence. Dopo aver abbandonato gli studi di diritto che ha intrapreso anni prima, decide di intraprendere la carriera artistica; egli si iscrive presso la scuola di Belle Arti di Aix-en-Provence e successivamente all'Académie Suisse di Parigi. Dopo aver superato i test d'ammissione, Paul Cézanne frequenta i corsi d'arte che si tengono presso l'École des Beaux-Arts di Parigi. Nel 1862 l'artista francese torna ad Aix-en-Provence, dove lavora con il padre.
Egli spesso, quando non lavora nella sua cittadina natale, è solito passare del tempo a Parigi, dove conosce vari pittori impressionisti come Pierre-Auguste Renoir, Frederic Bazille, Camille Pissarro, Claude Monet e Alfred Sisley. Molto importante è per l'artista il periodo compreso tra il 1872 e il 1882, poiché dipinge gli stessi soggetti artistici di uno dei pittori impressionisti più noti dell'epoca, Camille Pissarro. Inizialmente il pittore dipinge seguendo lo stile degli artisti dell'impressionismo francese, cercando di far accettare le sue opere artistiche al Salon, che però le rifiuta.
Negli anni successivi invece Paul Cézanne decide di staccarsi dall'impressionismo francese, riducendo i contatti con gli artisti facenti parte del movimento pittorico e cercando quindi di modificare notevolmente il suo stile artistico. Le sue opere artistiche, infatti, saranno caratterizzate da un'accurata realizzazione degli spazi e dal volume deciso con cui vengono rappresentati gli oggetti.
La tecnica pittorica che Paul Cézanne adotta nelle sue tele è quindi orientata a voler esaltare i colori, gli spazi circostanti e le forme. Questi elementi pittorici sono costantemente presenti nelle opere da lui realizzate e saranno molto apprezzati da altri artisti dell'epoca.
Nel 1879 Cézanne dipinge la tela "Cortile di fattoria a Auvers", che è conservata presso il Museo Louvre di Parigi. In quest'opera Cézanne, con una tecnica pittorica molto particolare, rappresenta il cortile di una fattoria e l'edificio medesimo. I colori che vengono utilizzati dall'artista per dipingere il quadro sono l'azzurro del cielo che viene posto in risalto con varie sfumature, il colore giallo per la rappresentazione del cortile e il rosso, dalle tonalità cromatiche molto accese, per la rappresentazione del tetto della fattoria.
In quest'opera ciò che è evidente è che tutti gli elementi compositivi assumono la medesima importanza, infatti, è possibile intravedere che in questo dipinto il pittore francese utilizza un nuovo e originale stile pittorico. Questa tela viene dipinta dall'artista con una tecnica ad olio.
Tutti gli elementi compositivi dell'opera vengono rappresentati in modo voluminoso e deciso, mentre molto importante è anche la modalità pittorica utilizzata dall'artista per dipingere lo spazio.
Un altro dipinto realizzato dall'artista francese dal 1873 al 1877 è "Natura morta con bicchiere tazza e mele". In questa tela Cézanne riprende il soggetto artistico delle nature morte realizzate da Manet. Sul tavolo vengono rappresentate delle mele dai contorni e dai volumi ben delineati di colore rosso e giallo, una tazza bianca e blu e un bicchiere ricolmo; ancora una volta quindi il pittore utilizza dei colori molto vivaci e intensi. Il riflesso sul tavolo, il quale è prodotto dagli oggetti, viene rappresentato con grande estro creativo da parte dell'artista, che da nella tela l'idea di brillantezza.
Molto importante è l'utilizzo del grigio, che viene utilizzato per rendere l'idea del contrasto con gli altri colori utilizzati (il giallo, il bianco, il rosso, ecc...). Anche in questo quadro molto evidente è la riproduzione del volume degli oggetti.
Infine un'altra tela dell'artista è "Ponte sulla Marna a Creteil", dipinto nel 1887 e custodito presso il Museo Pusc'Kin di Mosca. L'elemento che colpisce principalmente l'osservatore della tela è la realizzazione dello spazio da parte di Cézanne. I colori predominanti della tela sono l'azzurro, il verde, il rosso e il bianco, i quali hanno delle tonalità cromatiche molto vivaci e intense. In questo quadro si può ammirare e contemplare la bellezza del paesaggio naturalistico rappresentato.
Paul Cézanne è un artista che vuole distaccarsi dal movimento impressionista e per questo motivo la sua creatività pittorica lo conduce a cercare sempre nuovi elementi stilistici originali.
mercoledì 20 luglio 2011
Gustave Caillebotte: all'ombra dell'impressionismo francese.
Gustave Caillebotte è uno dei pittori impressionisti di cui ci sono pervenute numerose opere artistiche, ma sul finire del 1800 non è considerato come uno degli artisti di spicco dell'impressionismo francese. Egli proviene da una famiglia molto ricca della Francia dell'epoca, infatti, riesce a frequentare l'università di giurisprudenza e allo stesso tempo a coltivare molte passioni: ottiene la laurea in giurisprudenza, progetta la costruzione di navi e altre imbarcazioni, è un collezionista di francobolli, è un marinaio e ha una grande passione per l'orticoltura. Grazie alla sua generosità e nobiltà d'animo, Gustave Caillebotte riesce a stringere buoni rapporti d'amicizia con pittori impressionisti come Manet, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Paul Cézanne e Camille Pissarro.
Egli colleziona anche numerose opere dei suoi colleghi impressionisti; alla sua morte, infatti, la sua collezione privata di opere viene donata allo Stato francese. Oggi la sua grande collezione di opere è custodita presso il Museo d'Orsay di Parigi.
Nelle sue opere artistiche è molto chiara l'appartenenza del pittore all'impressionismo francese; uno degli elementi caratteristici delle sue opere, soprattutto quelle che ritraggono paesaggi, è il riflesso della luce solare sull'acqua dei fiumi. Questo elemento è molto evidente ad esempio in "Voiliers à Argenteuil", dipinto da Gustave Caillebotte nel 1888 e custodito presso il Museo d'Orsay di Parigi. In questo dipinto egli ritrae delle barche a vela che fluttuano sulla Senna. La località in cui vengono dipinte queste barche è Argentueil, cittadina vicino a Parigi in cui Caillebotte ha una casa(in cui si stabilisce già dal 1871).
Le barche a vela che fluttuano sul fiume sono uno dei soggetti pittorici preferiti dell'artista francese. Con una tecnica pittorica inconfondibilmente impressionista, Caillebotte rappresenta delle barche a vela sul fiume Senna; inoltre in quest'opera emerge l'elemento della luce solare riflessa sull'acqua. Nella tela viene quindi rappresentato un paesaggio che rende l'idea dell'armonia, della quiete e della serenità. Dietro il ponte di Argentueil vengono rappresentate le colline di Orgemont e di Sannois e il ponte ferroviario.
Dalle pennellate molto precise e spesse è chiaro che il pittore abbia sottoposto l'opera a varie e accurate revisioni. I colori utilizzati dall'artista sono molto chiari e rendono l'idea di tranquillità. Tra i colori utilizzati per dipingere la tela vi sono il bianco, il celeste chiaro del fiume, il grigio chiaro, il verde e il nero per dipingere le barche.
Un'altra opera dell'artista è "Un giorno di pioggia" dipinto nel 1877 e custodito presso l'Art Institute di Chicago, negli Stati Uniti. In questo quadro Caillebotte rappresenta delle persone che camminano in un centro storico di una cittadina. La scena rappresenta una strada centrale in cui vengono rappresentati in primo piano una donna e un uomo in coppia con un ombrello per ripararsi. In secondo piano vengono rappresentati altri passanti nell'atto di ripararsi dalla pioggia con un ombrello.
Sullo sfondo viene rappresentato un grande palazzo a più piani. Con una tecnica pittorica tesa a voler dare un'idea della situazione meteorologica della giornata, l'artista rappresenta una giornata piovosa. I colori utilizzati nella tela sono il giallo, il blu, il nero. Inoltre Caillebotte vuole rendere l'idea del riflesso dell'acqua sulla strada.
Nel 1883 Caillebotte realizza un'altra tela, "Ritratto di Henri Cordier", custodito presso il Museo d'Orsay di Parigi. In quest'opera egli ritrae l'amico Henri Cordier, mentre è concentrato e immerso nella scrittura di un libro, che è rappresentato sul tavolo aperto. Henri Cordier è un professore francese di geografia, storia e di legislazione degli Stati orientali presso la Scuola di lingue orientali della capitale parigina. Con pennellate molto accurate, l'artista utilizza colori come il blu, il grigio, il marrone, il bianco.
Nonostante non sia stato uno dei pittori impressionisti di spicco del movimento impressionistico francese, egli ha realizzato numerose tele, dimostrando di essere un grande talento artistico.
lunedì 18 luglio 2011
Frederic Bazille: una vita breve, ma intensa nel segno della pittura.
Jean Frederic Bazille studia presso l'Università di medicina, ma nel tempo libero frequenta lo studio d'arte di Charles Gleyre, dove ha modo di conoscere alcuni dei futuri artisti impressionisti come Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir e Alfred Sisley. Frequenti saranno gli incontri degli artisti impressionisti a cui Bazille partecipa.
Presto egli si dedica completamente all'arte, partecipando con grande interesse ai dibattiti culturali e artistici che i membri dell'impressionismo francese tengono presso il Café Gourbois di Parigi; uno degli argomenti per cui Frederic Bazille prova maggior interesse è quello inerente la tecnica pittorica impressionista definita "en plain air" (stile pittorico che consiste nel dipingere all'aria aperta). Insieme al suo amico Alfred Sisley dipinge all'aria aperta presso la foresta francese di Fontainebleau, ad Honfleur e in altri luoghi, dove sono soliti dipingere molti artisti dell'impressionismo francese.
Egli dipinge seguendo forme stilistiche che mettono in chiara evidenza luci e ombre; inoltre segue uno stile pittorico caratterizzato dalla presenza di volumi molto definiti e da una un'attenta stilizzazione nella realizzazione delle figure. Nonostante muoia all'età di 29 anni durante la battaglia di Verdun del 1870, la sua produzione artistica è molto intensa e di lui ci sono pervenute delle opere artistiche molto apprezzate.
Una delle opere artistiche che Federic Bazille dipinge nel 1864 è "La robe rose" che è conservata presso il Museo d'Orsay di Parigi. In questo dipinto l'artista francese ritrae la cugina Thérèse des Hours nell'atto di ammirare con sguardo sereno Castelnau-le-Lez. La donna è seduta sul terrazzo che è situato nel giardino che si trova nella casa della famiglia del pittore francese. Essa è vestita con un abito rosa e argento a righe; queste ultime sono dipinte con grande estro da parte dell'artista che, con un gioco d'ombra, riesce a realizzare il contrasto cromatico tra il rosa chiaro e il colore argentato dell'abito.
Con una tecnica pittorica che ricorda quella utilizzata dagli artisti della scuola francese di Barbizon, Frederic Bazille riesce a rendere bene il contrasto cromatico tra lo sfondo del paesaggio e il primo piano grazie alla rappresentazione di alcuni alberi che sono posti in secondo piano.
Gli alberi, che sono collocati in secondo piano, rendono l'idea dell'ombra, così come anche la sagoma della cugina Thérèse. L'obiettivo dell'artista in questa tela è quello di comunicare un'idea di serenità e di contemplazione della natura.
Un'altra tela realizzata dal pittore nel 1867 è "Réunion de famille", dipinta nel 1867 e conservata presso il Museo d'Orsay di Parigi. In quest'opera Frederic Bazille rappresenta dieci membri della sua famiglia che si sono riuniti nel corso di un soggiorno estivo presso l'abitazione di famiglia che si trova a Méric, nei pressi di Montpellier. La scena è rappresentata nella terrazza che si trova nella casa e nel dipinto anche lo stesso pittore si autoritrae (è in piedi nel lato sinistro della tela). Ancora una volta Bazille riesce a rendere bene il riflesso della luce attraverso l'ombra prodotta dall'albero sotto cui i membri della famiglia si sono riuniti.
Ancora una volta nel quadro viene riprodotto il paesaggio naturalistico della Francia meridionale a cui il pittore è molto legato.
Osservando attentamente la scena rappresentata nel dipinto è evidente come ogni personaggio ritratto, sapendo di essere un soggetto artistico, si metta in posa. Bazille trae ispirazione, nell'esecuzione dell'opera, dai dipinti di Pierre-Auguste Renoir e di Claude Monet. Il dipinto viene accettato presso il Salon nel 1868, dopoché l'artista, in precedenza, lo ha sottoposto ad un'accurata e scrupolosa revisione. I colori predominanti sono l'azzurro del cielo e dei vestiti, il verde per la realizzazione della vegetazione, il bianco, il giallo e il rosso per la realizzazione dei fiori posati per terra.
Un'altra opera dipinta dal pittore impressionista nel 1867 è "La Terrasse à Méric (Laurier rose)" che è conservata presso il Cincinnati Art Museum, a Cincinnati (USA). In quest'opera viene rappresentata una giovane fanciulla seduta su una panchina che si trova nell'abitazione natale dell'artista a Méric. La tela è realizzata con dei colori molto vivaci e vivi, come il verde chiaro per dipingere la vegetazione circostante, il rosa e il rosso per dipingere i fiori rappresentati tra i cespugli. Anche in questo quadro, Frederic Bazille rende l'idea del contrasto cromatico della luce che viene riflessa sul terreno dal grande albero che domina la scena rappresentata nella tela. La fanciulla rappresentata nell'opera sembra osservare in stato contemplativo la bellezza e la perfezione della natura attorno a lei.
Bazille quindi, nonostante una morte precoce avvenuta all'età di 29 anni, ha avuto una breve, ma intensa carriera artistica che è molto apprezzata dalla critica artistica francese dell'epoca
sabato 16 luglio 2011
Mary Cassatt: un'americana tra gli impressionisti francesi.
Mary Cassatt proviene da una famiglia benestante della Pennsylvania. I suoi genitori le premettono di viaggiare spesso in vari Paesi del mondo, come si è soliti fare nelle famiglie agiate. Uno dei soggiorni più lunghi di Mary è quello in Francia, dove si dedica all'arte, allo studio del francese e del tedesco e alla musica. La giovane, all'età di undici anni, osserva con grande ammirazione le opere artistiche di grandi artisti dell'impressionismo francese, le quali sono esposte presso l' Esposizione Universale di Parigi (1855).
Dopo i cinque anni trascorsi in Francia, Mary Cassatt torna negli Stati Uniti, dove studia presso la Pennsylvania Academy of Fine Arts.
Dopo aver concluso gli studi presso l'Accademia di Philadelphia e avendo appreso le tecniche del disegno, la donna decide di ritornare a Parigi, dove prende lezioni d'arte dal maestro Thomas Couture. In seguito la donna fa ritorno negli Stati Uniti, dove si ricongiunge alla famiglia. A causa dei contrasti con il padre però essa decide di ripartire per il Vecchio Continente europeo. Dopo aver soggiornato per un breve periodo in Italia, Mary Cassatt parte alla volta di Parigi.
In Francia inizia a collaborare con uno dei principali esponenti dell'impressionismo francese, Edgar Dégas (quest'ultimo sarà il suo maestro). In questi anni inoltre si accende in Francia il grande dibattito culturale in merito al nuovo movimento pittorico che, usando una tecnica pittorica nuova, rompe con i canoni artistici classici. Mary Cassatt sarà una risorsa molto preziosa per il nuovo movimento artistico, poiché sarà in grado di diffondere le opere dei suoi esponenti anche negli Stati Uniti. Con altri artisti impressionisti, l'artista americana partecipa a quattro delle otto mostre che vengono organizzate e esposte presso il Salon (1879, 1880, 1881, 1886). Anche la donna, come l'artista francese Berthe Morisot, subisce numerosi rifiuti e ottiene giudizi negativi dalla critica artistica francese in merito alle sue opere; Mary è oggetto di pregiudizio, poiché nella società francese non è concepibile che una donna intraprenda la carriera artistica.
Una delle sue opere artistiche è "Lilacs of window", che la pittrice americana dipinge nel 1880. Questo dipinto è oggi custodito presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Il soggetto artistico del dipinto è un vaso di lillà viola e bianchi, che è posto sopra il davanzale di una finestra. Nella tela la donna rappresenta un vaso di fiori, che testimonia quindi la sua passione per i fiori e il suo amore per la natura. La Cassatt, nell'opera, utilizza una tecnica pittorica tipicamente impressionista e utilizza dei colori molto intensi come il viola e il bianco per dipingere i lillà. Il bianco viene utilizzato anche per rendere l'idea della luce che viene emanata dalla finestra e per riportare il colore della finestra. Un altro colore utilizzato è il verde chiaro per rappresentare le foglie dei lillà e le foglie cadute sul davanzale della finestra. In questo quadro quindi i colori che vengono utilizzati sono molto chiari.
Mary Cassatt nel 1879 dipinge "Lydia in a loge, wearing a pearl necklace", in cui ritrae la sorella Lydia al teatro dell'Opera. La sorella è consapevole del fatto che Mary la sta ritraendo e viene quindi ritratta nell'atto di sorridere. Sul grembo Lydia tiene un ventaglio; la grazia della fanciulla viene rappresentata dall'artista americana in modo evidente. I colori predominanti che vengono utilizzati sono di tonalità molto chiara e vivace, come il rosa, il celeste per dipingere il ventaglio, il bianco per dipingere i guanti, il rosso per rappresentare la poltrona e infine il giallo e il celeste per rappresentare lo sfondo. Quest'opera è custodita nell'ambito di una collezione privata presso il Philadelphia Museum of Art.
Un'altra tela, dove è evidente l'influenza sulla pittrice degli altri artisti impressionisti è "Woman reading in a garden", realizzata nel 1880 e conservata presso l'Art Institute di Chicago. In questa tela Mary Cassatt ritrae una donna nell'atto di leggere con interesse e grande concentrazione. La donna è seduta su una sedia circondata da un bellissimo giardino rigoglioso e ricco di splendidi fiori. I colori utilizzati sono il verde chiaro per rappresentare la vegetazione, il rosso, il rosa e il giallo per dipingere i fiori, il bianco per dipingere il vestito della donna. L'artista, in questa tela, vuole rappresentare la serenità della donna, la quale è circondata dall'armonia della natura.
Mary Cassatt è quindi una delle principali esponenti dell'impressionismo ed è riuscita a affermarsi in ambito artistico non prendendo in considerazione le numerose critiche che gli vengono fatte, poiché è una donna che ha deciso di dedicarsi completamente all'arte.
Dopo i cinque anni trascorsi in Francia, Mary Cassatt torna negli Stati Uniti, dove studia presso la Pennsylvania Academy of Fine Arts.
Dopo aver concluso gli studi presso l'Accademia di Philadelphia e avendo appreso le tecniche del disegno, la donna decide di ritornare a Parigi, dove prende lezioni d'arte dal maestro Thomas Couture. In seguito la donna fa ritorno negli Stati Uniti, dove si ricongiunge alla famiglia. A causa dei contrasti con il padre però essa decide di ripartire per il Vecchio Continente europeo. Dopo aver soggiornato per un breve periodo in Italia, Mary Cassatt parte alla volta di Parigi.
In Francia inizia a collaborare con uno dei principali esponenti dell'impressionismo francese, Edgar Dégas (quest'ultimo sarà il suo maestro). In questi anni inoltre si accende in Francia il grande dibattito culturale in merito al nuovo movimento pittorico che, usando una tecnica pittorica nuova, rompe con i canoni artistici classici. Mary Cassatt sarà una risorsa molto preziosa per il nuovo movimento artistico, poiché sarà in grado di diffondere le opere dei suoi esponenti anche negli Stati Uniti. Con altri artisti impressionisti, l'artista americana partecipa a quattro delle otto mostre che vengono organizzate e esposte presso il Salon (1879, 1880, 1881, 1886). Anche la donna, come l'artista francese Berthe Morisot, subisce numerosi rifiuti e ottiene giudizi negativi dalla critica artistica francese in merito alle sue opere; Mary è oggetto di pregiudizio, poiché nella società francese non è concepibile che una donna intraprenda la carriera artistica.
Una delle sue opere artistiche è "Lilacs of window", che la pittrice americana dipinge nel 1880. Questo dipinto è oggi custodito presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Il soggetto artistico del dipinto è un vaso di lillà viola e bianchi, che è posto sopra il davanzale di una finestra. Nella tela la donna rappresenta un vaso di fiori, che testimonia quindi la sua passione per i fiori e il suo amore per la natura. La Cassatt, nell'opera, utilizza una tecnica pittorica tipicamente impressionista e utilizza dei colori molto intensi come il viola e il bianco per dipingere i lillà. Il bianco viene utilizzato anche per rendere l'idea della luce che viene emanata dalla finestra e per riportare il colore della finestra. Un altro colore utilizzato è il verde chiaro per rappresentare le foglie dei lillà e le foglie cadute sul davanzale della finestra. In questo quadro quindi i colori che vengono utilizzati sono molto chiari.
Mary Cassatt nel 1879 dipinge "Lydia in a loge, wearing a pearl necklace", in cui ritrae la sorella Lydia al teatro dell'Opera. La sorella è consapevole del fatto che Mary la sta ritraendo e viene quindi ritratta nell'atto di sorridere. Sul grembo Lydia tiene un ventaglio; la grazia della fanciulla viene rappresentata dall'artista americana in modo evidente. I colori predominanti che vengono utilizzati sono di tonalità molto chiara e vivace, come il rosa, il celeste per dipingere il ventaglio, il bianco per dipingere i guanti, il rosso per rappresentare la poltrona e infine il giallo e il celeste per rappresentare lo sfondo. Quest'opera è custodita nell'ambito di una collezione privata presso il Philadelphia Museum of Art.
Un'altra tela, dove è evidente l'influenza sulla pittrice degli altri artisti impressionisti è "Woman reading in a garden", realizzata nel 1880 e conservata presso l'Art Institute di Chicago. In questa tela Mary Cassatt ritrae una donna nell'atto di leggere con interesse e grande concentrazione. La donna è seduta su una sedia circondata da un bellissimo giardino rigoglioso e ricco di splendidi fiori. I colori utilizzati sono il verde chiaro per rappresentare la vegetazione, il rosso, il rosa e il giallo per dipingere i fiori, il bianco per dipingere il vestito della donna. L'artista, in questa tela, vuole rappresentare la serenità della donna, la quale è circondata dall'armonia della natura.
Mary Cassatt è quindi una delle principali esponenti dell'impressionismo ed è riuscita a affermarsi in ambito artistico non prendendo in considerazione le numerose critiche che gli vengono fatte, poiché è una donna che ha deciso di dedicarsi completamente all'arte.
giovedì 14 luglio 2011
Il Nuovo Regno e il forte potere dei faraoni fino al regno di Tutankhamon
Dopo un periodo di stabilità,durato fino al regno di Amenemhat II, l'Antico Egitto visse uno dei suoi periodi storici più bui (il Secondo periodo intermedio: dal 1790 a. C al 1530 a. C). In questo periodo salirono al potere cinque dinastie, ma in realtà il potere dei faraoni egizi si indebolì sempre di più, al punto che presto i territori dell'Antico Egitto vennero conquistati dagli Hyksos, delle popolazioni di origini asiatiche e semitiche che assorbirono le usanze e le tradizioni della civiltà egizia, governando sul Paese in modo non tirannico. Inoltre essi avevano anche al loro servizio dei funzionari egizi.
Uno dei sovrani tebani, Kemose, decise di cacciare dai territori egizi gli Hiksos. Questi furono cacciati dopo lungo tempo in seguito al loro progressivo declino. Per la civiltà egizia fu importante però la presenza di queste popolazioni, poichè esse introdussero l'uso di nuovi pugnali, spade, di nuove armi di bronzo, del telaio verticale, ecc... Dopo il secondo periodo intermedio, iniziò una nuova fase importante della storia egizia. Infatti, con la cacciata definitiva degli Hyksos dal Paese, si affermò la XVIII dinastia dei faraoni egizi.
Questa nuova fase della storia egizia è nota come Nuovo Regno e garantisce la nuova ascesa al potere dei grandi faraoni egizi. Con l'affermazione al potere della XVIII dinastia egizia vennero rafforzati i confini dell'Antico Egitto, furono ristabilite le strutture di potere, furono condotte delle importanti opere di bonifica nel Paese. In questo periodo storico molto importante per l'Antico Egitto furono fatte nuove conquiste territoriali, considerando il fatto che i confini territoriali della nazione giungevano in Nubia e in Palestina. Inoltre venne abbandonata la costruzione delle celebri piramidi, infatti, i faraoni si facevano seppellire nelle pareti di una valle, chiamata la "Valle dei re".
Dopo aver spostato la capitale a Tebe, che divenne il nuovo centro del potere faraonico, durante gli anni del Nuovo Regno vennero condotte varie spedizioni militari, che ad esempio garantirono la conquista anche della Siria, che in precedenza aveva ottenuto la sua indipendenza. I confini del Paese diventarono sempre più estesi e le conquiste fatte dall'esercito egizio furono innumerevoli. Se da un lato le conquiste territoriali furono tante, dall'altro lato però le minacce ai confini egizi crebbero a causa di due popolazioni: i Minniti e gli Ittiti. Numerosi furono i matrimoni che furono combinati tra gli esponenti delle dinastie di questi popoli e dei membri delle famiglie reali egizie; ad esempio Amenofi III, figlio del faraone egizio Tutmosi IV, si unì in matrimonio con la sorella del re di Babilonia.
Amenofi III fu uno dei grandi faraoni che durante il Nuovo regno portò avanti l'importante riforma religiosa in seno al Paese. L'obiettivo della riforma era quello di ridimensionare il potere della casta sacerdotale egizia, che fino a quel momento aveva condizionato la politica condotta dai faraoni. Il suo successore Amenofi IV inoltre, per dare maggiore incisività alla riforma religiosa, aveva anche abolito il culto del dio Ammon per sostituirlo con quello del dio Aton (dio del sole). Lui cambiò anche il suo nome con quello di Akhenaton. Egli inoltre impose una nuova Capitale, spostando il centro del potere reale da Tebe ad Akhetaton. Presto però nuovi problemi colpirono il Paese, poiché vi fu la rivolta in Siria e l'occupazione di numerosi porti che gli egizi avevano conquistato in passato.
Dopo il regno di Akhenaton, si affermò al potere Tutankhamon, il quale abbandonò il culto di Aton, introducendo nuovamente quello di Ammon. Sotto il suo regno, di cui si sa poco, la capitale viene ristabilita nuovamente a Tebe. Inoltre egli riprese i rapporti con i membri della casta sacerdotale, che si erano logorati a causa della riforma religiosa dei predecessori del nuovo faraone egizio. Dopo aver regnato per dieci anni, Tutankhamon morì all'età di diciannove anni. Oggi ci è pervenuto il suo ricco e prezioso corredo funerario. Dopo il suo regno si estinse la sua dinastia (la XVIII dinastia).
Questi furono alcuni tra i grandi faraoni che, nel corso del nuovo Regno, resero nuovamente grande l'Antico Egitto e forte il potere regale.
lunedì 11 luglio 2011
Camille Pissarro: l'amore per la pittura.
Camille Pissarro, dopo aver trascorso la sua infanzia nelle isole Antille, dove è nato, parte per la Francia perchè il padre vuole che gli sia impartita un'educazione in Europa. Dopo aver concluso gli studi a Passy, torna nel suo Paese natale dove si occupa insieme al padre degli affari di famiglia. Avendo un grande talento artistico decide di lasciare la sua patria, per dedicarsi completamente all'arte a Caracas, in Venezuela. Dopo l'esperienza vissuta in Sud America il pittore impressionista decide di ritornare in Francia, dove arriva nel 1855. Arrivato nel Paese, si stabilisce a Parigi.
Negli anni Settanta del 1800 Camille Pissarro decide di esporre le sue opere artistiche con numerosi membri dell'impressionismo francese. Con lo scoppio della guerra franco-prussiana il pittore impressionista decide di trasferirsi con la sua famiglia in Inghilterra; qui si dedica con grande passione allo studio dei paesaggi artistici che inizia a dipingere con maggiore frequenza. Dopo aver soggiornato in Inghilterra, Camille Pissarro torna in Francia, stabilendosi a Pontoise. Come gli altri artisti dell'impressionismo francese, dal 1874 egli inizia a esporre i suoi dipinti in occasione di varie mostre, ma la critica artistica francese non appoggia il nuovo movimento pittorico francese.
Una delle celebri opere artistiche di Camille Pissarro è "Effet de niege à Montfoucault" che viene dipinta nel 1882 ed è custodita presso il Museo d'Orsay di Parigi. In questa tela egli dipinge uno scorcio del paese di Montfoucault, rappresentandolo come se fosse un luogo solitario e di difficile accesso. Il viottolo che viene rappresentato nella tela è caratterizzato dalla presenza di un albero innevato sul lato sinistro e di cespugli e un secondo albero innevato sul lato destro. Al centro del viottolo ci sono una vecchia contadina e dei buoi.
In quest'opera Camille Pissarro rappresenta un paesaggio, dipinto seguendo la tecnica pittorica definita "en plain air", che da la sensazione di solitudine e di inaccessibilità.
I colori che l'artista utilizza per realizzare questo paesaggio sono molto intensi e vivaci: il bianco per rappresentare il paesaggio innevato, il verde per dipingere gli alberi e i cespugli e il rosso per dipingere i buoi. Nell'opera è possibile riscontrare la bellezza selvaggia della natura.
Un'altra delle sue tele è "Boulevard Montmartre: Effetto notturno", dipinta dall'artista nel 1897 e conservato presso la National Gallery di Londra. In quest'opera viene dipinto il boulevard di Montmartre durante la notte. La tecnica pittorica utilizzata da Pissarro è tipica dei pittori appartenenti al movimento impressionista, in quanto il boulevard viene rappresentato con delle pennellate molto intense che rendono l'idea di un paesaggio notturno riprodotto su tela. L'artista utilizza colori come il blu, il giallo (per riprodurre le luci provenienti dagli edifici) e il grigio.
Un altro quadro dell'artista è "Frutteto con alberi in fiore, a primavera, Pontoise", realizzato nel 1877 e conservato nel Museo Louvre di Parigi. L'artista dipinge, nella tela, un frutteto in fiore che si trova nella campagna di Pontoise. Egli dipinge il frutteto nella stagione primaverile. Nel quadro viene rappresentato un grande albero al centro e in primo piano invece vi sono degli alberi più piccoli. Gli alberi dipinti nell'opera sono il soggetto principale e dominano la scena. Il cielo viene dipinto, ma non è l'elemento principale della scena rappresentata.
I colori che vengono utilizzati sono: il verde, il rosso, il bianco, il giallo chiaro e l'azzurro. La luce è brillante e rappresenta in modo molto evidente la stagione primaverile. L'artista, nel celebre quadro, utilizza l'elemento della prospettiva, che è evidente nella rappresentazione dei sei alberi posti in primo piano che vengono poi divisi in due gruppi di tre alberi ciascuno. Anche l'elemento della profondità viene riprodotto nel dipinto.
In quest'opera l'artista rappresenta l'armonia e la tranquillità trasmessa nella visione della natura.
domenica 10 luglio 2011
Édouard Manet: l'innovazione nella pittura.
Édouard Manet è considerato come uno degli esponenti principali del movimento impressionista. L'artista francese proviene da una famiglia molto nota in Francia. Il padre avrebbe voluto che il figlio intraprendesse degli studi giuridici con l'obiettivo di svolgere una professione in ambito giuridico.
Uno dei dipinti impressionisti più noti dell'artista è "Olympia", realizzata nel 1863 e attualmente custodita presso il Museo d'Orsay di Parigi. E' considerata una delle opere artistiche più belle di Édouard Manet e al suo debutto non ha ottenuto un giudizio positivo da parte della critica artistica francese. Il celebre dipinto impressionista è stato oggetto di scandalo, poiché ritrae un nudo femminile; inoltre è criticato anche il contesto in cui l'opera è stata ritratta. Ciò che desta scalpore non è tanto il fatto secondo cui viene rappresentato un nudo di donna, ma l'ambientazione della scena rappresentata.
All'epoca, infatti, i nudi vengono accettati solo se legati al mito, come ad esempio in opere artistiche ritraenti Venere e altri personaggi della mitologia e della storia. Nel dipinto impressionista di Manet viene rappresentata, infatti, una prostituta nuda in una camera da letto nell'atto di farsi osservare da chi la sta rappresentando nel quadro. Nell'opera sono molto importanti i dettagli che vengono rappresentati: il bracciale che la donna porta al polso del braccio destro, il nastrino nero che essa porta al collo, gli orecchini, le particolari scarpe che indossa. Alla destra della prostituta viene rappresentata una serva nera con in grembo un mazzo di fiori. L'opera è realizzata con una tecnica pittorica atta a mettere in risalto il contrasto tra colori chiari e colori scuri come il bianco, il nero, il grigio, il rosso e il verde. Inoltre sembra che il volto della serva e la sagoma del gattino si confondano con il colore nero usato per realizzare lo sfondo.
Un'altra tela molto celebre del pittore francese è "Le déjeuner sur l'herbe", realizzata tra il 1862 e il 1863. L'opera è conservata presso il Museo d'Orsay di Parigi ed è stata esposta in occasione di una mostra tenutasi presso le Salon des Refusés nel 1863. Anche quest'opera ha fatto scalpore, al punto che la giuria d'arte francese la rifiuta nello stesso anno. L'opera quindi non ottiene un ottimo giudizio da parte della critica artistica francese.
In quest'opera Édouard Manet trae ispirazione da due opere artistiche molto note: "Il concerto campestre" di Tiziano e "Il giudizio di Paride" di Raffaello. Nel suo quadro, Manet rappresenta una scena in cui una donna nuda e due uomini fanno colazione in un bosco situato nei pressi di Argentueil. Nello sfondo si intravede un'altra donna che si bagna con l'acqua del fiume. La modella per entrambi i personaggi femminili dell'opera è Victorine Meurent, mentre i due uomini che vengono ritratti nell'opera sono Ferdinand Leenhoff e il fratello di Manet, Gustave.
Édouard Manet, con una tecnica pittorica diversa dal solito, non utilizza colori sfumati come di consueto, ma dei colori sia chiari sia scuri. La combinazione dei colori che vengono utilizzati per dipingere la tela fa emergere dei contrasti molto evidenti tra luce e ombra. Nel suo dipinto, l'artista impressionista sembra non seguire nessuno stile pittorico, poiché egli non usa nessuna prospettiva pittorica tradizionale e alcun elemento che rimandi alla profondità (elemento che generalmente viene usato nelle opere artistiche classiche).
Édouard Manet quindi abbandona i tradizionali canoni pittorici, per dipingere i suoi quadri con grande libertà, introducendo tanti elementi innovativi.
giovedì 7 luglio 2011
La condizione femminile nell'Antico Egitto.
Nell'Antico Egitto la donna egizia, dal punto di vista giuridico, gode degli stessi diritti che vengono attribuiti all'uomo. La donna egizia, nel momento in cui si sposa, da la sua dote al marito, che però deve provvedere al suo sostentamento e a quello dei suoi figli. Mentre gli uomini possono ricoprire tutte le cariche pubbliche, ciò non è permesso alla donna egizia che viene definita come "signora della casa", poiché a seconda dell'estrazione sociale di appartenenza si deve occupare della famiglia e dei compiti riguardanti la casa.
Le donne provenienti dalla classe sociale popolare ad esempio si devono occupare della filatura dei tessuti come il lino, della macinatura dei cereali, della preparazione della birra, mentre le donne appartenenti alla classe sociale nobiliare invece si occupano del lavoro da attribuire alle ancelle. Le donne egizie però si trovano in una condizione sociale di inferiorità rispetto agli uomini, infatti, anche se dal punto di vista giuridico è prevista l'uguaglianza tra uomo e donna, a livello pratico questo diritto non viene rispettato. Nella storia egizia vi sono state poche donne che sono riuscite ad avere ampi poteri; le figlie e le mogli di alcuni grandi faraoni dell'Antico Egitto sono riuscite a occupare delle ottime posizioni sociali durante i regni dei loro padri.
Nella storia egizia si annoverano anche delle donne appartenenti alla classe nobiliare che hanno ricoperto importanti incarichi religiosi e che hanno avuto numerose proprietà e beni che sono riuscite ad amministrare da sole. Nell'Antico Regno inoltre ci sono state anche delle donne che hanno ricoperto degli incarichi di tipo amministrativo in abitazioni private; nel periodo corrispondente al Nuovo Regno invece le donne non hanno più potuto ricoprire incarichi amministrativi. Inoltre le donne appartenenti alla classe nobiliare hanno anche svolto la professione di nutrici dei figli dei vari faraoni egizi.
Molte donne dell'Antico Egitto che fanno parte della classe popolare svolgono vari tipi di professione, tra cui si ricordano: mugnaie, ballerine, cantanti, tessitrici, filatrici, giardiniere, ecc... Dalle varie fonti storiografiche che ci sono pervenute è sorprendente come le donne egizie abbiano goduto di un grande margine di manovra nel caso di alcune transazioni commerciali, nella disposizione del loro patrimonio in caso di divorzio o quando rimangono vedove. Inoltre essere possono lasciare la loro eredità a chi vogliono.
La condizione femminile più nota nell'Antico Egitto è quella della donna sposa che, essendo fedele al marito, si occupa dell'educazione dei propri figli. Raramente nell'Antico Egitto la donna viene rappresentata nelle vesti di una donna nubile. Nel caso in cui esse commettessero adulterio, non solo talvolta divorziano dal marito, ma sono costrette all'amputazione del naso o dell'orecchio. Nel caso in cui a commettere adulterio siano stati gli uomini, essi avrebbero potuto prendere in sposa una seconda donna.
Le vedove, nella società egizia, non vengono prese in grande considerazione, ma vengono viste come un elemento non molto importante della società, che vengono aiutate dai funzionari egizi. Le donne però, in caso di morte, hanno diritto a una tomba personale.
In sintesi nella storia egizia la condizione femminile è abbastanza buona, anche se molto importante è la collocazione femminile all'interno della società in modo tale da poter ricoprire importanti incarichi civili, amministrativi e religiosi.
mercoledì 6 luglio 2011
Alfred Sisley e la bellezza artistica nel paesaggio
Alfred Sisley è un pittore impressionista, ma di nazionalità inglese; la sua famiglia, infatti, proviene dall'Inghilterra e si stabilisce successivamente in Francia. Nel corso della sua carriera artistica il noto pittore impressionista si dedica completamente alla realizzazione di opere che rappresentano esclusivamente paesaggi. Egli, nelle sue tele rappresenta i paesaggi circostanti come sono nella realtà, senza dare una visione idealizzata della natura.
Alfred Sisley ritrae nelle sue opere artistiche quindi dei paesaggi semplici, reali e non idilliaci.
Egli realizza molte delle sue opere nei villaggi che si trovano vicino a Louviciennes, presso la foresta di Fontainebleau, dove anche molti altri pittori del movimento impressionista sono soliti trarre ispirazione per la realizzazione di tele aventi come soggetto artistico i paesaggi. Come altri celebri artisti del movimento impressionista inoltre Sisley si interessa alla tecnica di pittura con cui rappresentare i riflessi del cielo sull'acqua. Dopo aver imparato a utilizzare queste importanti tecniche, dice le seguenti parole: "Tutte queste tele soffuse di luce sottile e soave in cui sono immersi la terra, le colline, i villaggi, mentre l'acqua dalle trasparenze lievi scambia i suoi riflessi morbidamente satinati con il cielo sempre amorevolmente studiato e reso".
Una delle opere più celebri realizzate da Alfred Sisley è "Inondazione a Port Marly"; la tela è stata realizzata nel 1876 ed è custodita nel Museo d'Orsay di Parigi. Nel dipinto viene rappresentata l'inondazione di un fiume a Port Marly; l'artista utilizza in modo evidente la tecnica di pittura atta a riprodurre i riflessi del cielo sull'acqua. Con grande estro pittorico, Sisley riesce quindi a rappresentare un'inondazione, che generalmente dovrebbe essere rappresentata con delle tonalità scure (per riprodurre il colore della terra e del fango), con dei colori molto vivaci e intensi come il rosa, il giallo e l'azzurro. Inoltre sull'acqua si riflette anche l'edificio che è rappresentato dal pittore nel lato sinistro della tela. Il cielo è rappresentato inoltre con il colore celeste e bianco, per rappresentare la presenza delle nuvole. Questa tela è dipinta con una tecnica di pittura a olio ed è considerata come uno dei lavori più belli dell'artista.
Un'altro quadro impressionista di Sisley è: "Sentiero di mezza costa a Louveciennes", dipinto nel 1873 e che è custodito all'interno del Museo d'Orsay di Parigi. La tela è stata realizzata in una cittadina che si trova nei pressi della Senna, Louveciennes. Viene rappresentato un sentiero situato nei pressi della città di Louveciennes. Una signora percorre il sentiero, che la porterà nei pressi della cittadina francese. Sul lato destro della tela viene rappresentata una casa immersa nel verde, dipinta con delle tonalità molto chiare (giallo e marrone chiaro). I colori predominanti della tela sono il verde con le sue varie tonalità chiare e scure e l'azzurro intenso del cielo. Il quadro da un'idea di pace e serenità.
Un'altra tela di Alfred Sisley, dipinta nel 1872 è: "Ponte a Villeneuve la Garenne", che è conservato presso l'Ermitage di San Pietroburgo, in Russia. L'opera ritrae il ponte che si trova presso Villeneuve la Garenne. Sullo sfondo vengono rappresentati anche degli edifici; ancora una volta gli elementi più particolari del quadro sono i riflessi del cielo e del paesaggio circostante sull'acqua. I colori usati nella tela sono l'azzurro, il verde e il bianco.
L'aspetto più caratteristico delle tele di Alfred Sisley è la prevalenza di soggetti artistici come i paesaggi rappresentati nella loro bellezza e realtà.
martedì 5 luglio 2011
Antico Egitto: Dal Primo Periodo Intermedio a Sesostri I.
Nella storia egizia c'è stato un periodo molto buio, conosciuto con il nome di Primo Periodo intermedio. Esso iniziò con la fine dell'Antico Regno, che fu caratterizzato dall'ultimo lungo governo egizio di Pepi II, il quale apparteneva alla VI dinastia egizia.
Con il finire dell'Antico Regno iniziò il grande declino del potere faraonico, poiché le classi nobiliari dell'Antico Egitto iniziarono a desiderare un potere maggiore e un maggior decentramento del potere. In questo buio periodo della storia egizia si affermò quindi una forte classe nobiliare che si arricchì molto presto, riuscendo ad ottenere delle proprietà terriere; un'altra classe sociale che si arricchì fu il clero, che otteneva maggiori privilegi rispetto al passato. Le casse reali in questo periodo si esaurirono.
Il disordine regnava sovrano nel Paese e si alternarono al potere varie dinastie reali: la VII, l'VIII, la IX e la X. La figura del faraone egizio si era notevolmente indebolita, mentre diventavano sempre più forti la nobiltà, che traeva vantaggi dalla divisione delle proprietà reali e la casta sacerdotale. Finito questo periodo di caos e disordini, si affermarono nei territori dell'Antico Egitto due dinastie di principi locali, che iniziarono a riaffermare il potere regale; così la società egizia, che aveva vissuto dei momenti di smarrimento, ritrovò la sua guida politica.
Finito il I periodo intermedio, iniziò l'epoca del Medio Regno (2160 a. C-1785 a. C). Prima dell'inizio del Medio Regno però il principe egizio Mentuhetep fondò l'XI dinastia egizia, cercando di riaffermare l'ordine nel Paese. In questo periodo l'Egitto, sotto l'XI dinastia, riprese il controllo della Nubia e della Libia, avendo la disponibilità di importanti risorse minerarie e allacciando un buon rapporto commerciale con la Siria.
Con la fine dell'XI dinastia, il potere finì nelle mani del visir Amenhemat I, che fondò la XII dinastia egizia. Il Medio Regno dagli storici è anche definito "Primo Impero tebano", in quanto si afferma in tutta la sua importanza una celebre città egizia, Tebe (che gli Egizi chiamavano Pi-Amon). Questa città sarebbe diventata di importanza centrale nella storia dell'Antico Egitto ed era nota anche con il nome di "città dalle cento porte o colonne". In questo periodo storico si affermò anche un nuovo modo di vedere la religione, che divenne la religione di tutti. Le nuove divinità venerate erano Amon e il dio della guerra Monthu.
Molto importante sotto il regno di Amenhamat I fu la figura del figlio Sesostri, che si occupava degli affari militari del Paese. Proprio quando suo padre veniva assassinato, Sesostri si trovava in mezzo al deserto a combattere contro le tribù nomadi.
Ricevendo notizia della morte del padre, egli tornò in patria, dove venne incoronato nuovo faraone egizio nel 1962 a. C. Riuscendo a controllare la situazione del Paese, governò insieme al figlio Amenhamat II. Nel corso del suo regno, egli volle far diventare importante la regione egizia di el-Faiyum. Sotto il suo regno egli gestì bene l'economia del Paese, controllando le grandi riserve minerarie d'oro, che erano localizzate nella parte meridionale del Paese; inoltre sfruttò anche un'altra risorsa importante per l'Antico Egitto, il marmo. Inoltre mantenne delle buone relazioni commerciali con le popolazioni vicine, guidò varie spedizioni militari contro le tribù nomadi.
Sotto il suo regno, l'Egitto visse un momento molto tranquillo dal punto di vista economico e dal punto di vista politico. Degli edifici fatti costruire da Sesostri I non ci è pervenuto tanto, poichè sono stati logorati dalle intemperie del tempo.
sabato 2 luglio 2011
Berthe Morisot: una donna tra i pittori impressionisti.
Essere artiste per le donne della Francia ottocentesca non era semplice, infatti, le donne che si appassionavano all'arte e si dedicavano completamente ad essa come professione spesso erano oggetto di pregiudizi da parte della critica artistica francese. Berthe Morisot fu sin da piccola indirizzata all'arte, passando molto del suo tempo in compagnia di un maestro privato, Geoffry Alphonse Chocarne. Mostrando una grande passione per l'arte, Berthe Morisot studiò, così come altri pittori impressionisti, presso l'École des Beaux Arts. Inoltre frequentò anche lo studio privato del maestro Joseph Guichard che le aveva consigliato di copiare le opere artistiche dal vivo.
Dopo aver conosciuto Henri Fantin-Latour, artista francese che si staccava dai canoni artistici classici e statici, Berthe Morisot chiese al maestro Guichard di impartirgli lezioni en plain air (all'aperto); questi gli presentò il noto artista francese Camille Corot, il quale insegnò alla sua allieva a dipingere all'aperto. Berthe si appassionò sempre di più alla pittura e in particolar modo allo studio dei paesaggi naturalistici. La donna iniziò ad avere degli ideali molto progressisti e, dopo aver conosciuto Edouard Manet (esponente di spicco tra i pittori impressionisti), decise di esporre le sue opere artistiche solo in occasione delle mostre impressioniste che in genere venivano organizzate presso il Salon.
Una delle sue tele impressioniste, dove è rappresentato un incantevole paesaggio naturale è: "Il porto a Lorient", realizzata nel 1869 e custodita presso il National Gallery of Art di Washington. Nel dipinto viene rappresentato un paesaggio che scende verso l'estuario. In un angolo, essendo ben delineata dall'argine, viene ritratta una donna che tiene in mano un ombrellino bianco. La donna si trova inoltre in una posizione obliqua rispetto al paesaggio e rispetto anche all'osservatore del quadro.
Con una tecnica pittorica molto particolare e una prospettiva tradizionale per la rappresentazione del paesaggio, Berthe Morisot vuole ancora una volta comunicare l'idea di quiete, di armonia e di tranquillità. I colori predominanti sono i colori tenui, come il bianco, il celeste per dipingere il cielo e il giallo chiaro.
Tra le sue opere artistiche si ricorda: "La culla", realizzata nel 1872 e conservata presso il Museo d'Orsay di Parigi. Il quadro impressionista ritrae la sorella della pittrice, Edma, nell'atto di ammirare la figlia appena nata Blanche che è adagiata nella culla. Edma è ritratta nei minimi particolari dalla Morisot, mentre i tratti della piccola Blanche sono meno definiti rispetto a quelli della madre.
La scena che viene rappresentata nella tela è molto intima, dando l'idea di un quadro familiare molto tenero e dolce. La sensazione che Berthe Morisot prova nel ritrarre la sorella e la sua piccola nipote è di pace e tranquillità. Inoltre il tema della famiglia viene riproposto spesso dall'artista nelle sue opere, perchè è uno dei suoi temi preferiti. La tecnica pittorica adottata dalla Morisot è molto particolare ed è contrassegnata dalla predominanza di colori dalle tonalità molto chiare, come il rosa usato per decorare gli orli della copertina della culla, il grigio, il bianco e l'azzurro. Il celebre quadro impressionista viene esposto nel 1874 in occasione di una delle mostre organizzate dai pittori impressionisti. Purtroppo il giudizio della critica nei confronti di questa tela non fu positivo. Nonostante ciò è possibile affermare che la tela sia molto elegante ed eseguita con grande grazia.
Un'altra celebre opera dell'artista è "Berthe Morisot bambina tra le rose", realizzata nel 1881 e facente parte delle collezioni di opere del Wallraf-Richartz-Museum & Foundation Corboud di Cologna. In questo dipinto impressionista la pittrice ritrae sé stessa da bambina in un giardino. In quest'opera viene rappresentata una scena di vita quotidiana, che da l'idea di pace, serenità e innocenza trasmessa dalla piccola Berthe. Lo stile pittorico usato dalla Morisot è inconfondibilmente impressionista, realizzato con delle pennellate intense. I colori predominanti nella tela sono il verde, il celeste, il bianco e il giallo chiaro.
Berthe Morisot è quindi considerata una delle pittrici più coraggiose che, nonostante i pregiudizi della società francese dell'epoca, si dedicò per tutta la sua vita con grande passione all'arte, staccandosi dai canoni pittorici tradizionali.
venerdì 1 luglio 2011
Pierre-Auguste Renoir, tra ritratto e bellezza.
Pierre-Auguste Renoir, dopo aver passato la sua infanzia avendo la passione per il disegno e la musica, viene iscritto dai suoi genitori presso l'École de Dessin et des Arts Dècoratifs. Successivamente l'artista francese frequenta l'Ecole des Beaux Arts, non riuscendo a esprimere al meglio il suo estro creativo, poichè non condivide i canoni della "pittura al chiuso" tipica del 1700. Pierre-Auguste Renoir, infatti, predilige dipingere le sue opere artistiche avendo intorno a sé tutto ciò che esprime la bellezza.
L'obiettivo dell'artista francese è quindi quello di rappresentare nelle sue opere artistiche tutto ciò che esprime bellezza, la gioia di vivere, il sentimento della felicità e i paesaggi naturali. Nel 1864 il pittore, infatti, inizia a dipingere insieme ai suoi amici pittori Claude Monet, Bazille e Alfred Sisley "en plain air" (all'aria aperta); il luogo dove si recano per realizzare i loro dipinti impressionisti è la celebre foresta francese di Fontainebleau. Pierre-Auguste Renoir realizza numerosi dipinti impressionisti in cui i principali soggetti artistici sono le persone, spesso colte in situazioni di vita quotidiana.
Una delle opere che realizza il pittore francese appartenente al movimento impressionista è: "Ritratto di Irene Cahen d'Anversa", realizzato nel 1880 e conservato a Zurigo, nella raccolta di opere E.G. Buhrle. La tela, che riporta la firma autografa di Pierre-Auguste Renoir, viene eseguita da quest'ultimo su commissione della famiglia Cahen. L'artista si reca per ben due volte presso l'abitazione del noto banchiere Louis Cahen d'Anvers per ritrarre la piccola Irene.
Con una tecnica pittorica che ricorda decisamente quella utilizzata dagli altri pittori del movimento impressionista, Renoir ritrae la bambina seduta di profilo. Dal ritratto traspare la grande curiosità della fanciulla che, con sguardo sognante, viene ritratta dall'artista con un viso a tre quarti. I colori predominanti sono il pallido celeste-azzurro del vestito di Irene, il colore rosso dei suoi capelli e il colore scuro che fa da sfondo alla bambina. Lo sfondo che circonda la piccola Irene Cahen è scuro, ma è realizzato con colori molto intensi e vivi.
Un altro dei dipinti di Pierre-Auguste Renoir è: "Jeunes Filles au piano", realizzato quasi sicuramente nel 1892 e custodito presso il Museo d'Orsay di Parigi. In questa tela a olio vengono rappresentate due giovani fanciulle: la giovane ragazza bionda suona il pianoforte, mentre la giovane ragazza castana osserva con grande attenzione la sua amica che suona. Le due fanciulle sono completamente estasiate dalla musica, che è la loro più grande passione. In questo dipinto è evidente che Renoir vuole comunicare il senso di tranquillità, serenità e gioia delle due ragazze, che amano la musica.
Con una tecnica pittorica molto particolare, il pittore impressionista utilizza dei colori molto intensi e vivaci come l'azzurro, il giallo, il marrone, l'arancione, il bianco e il rosso.
Un'altra tela molto nota del celebre pittore è: "Jeanne Samary in abito scollato", realizzata nel 1877 e conservata presso il Museo Puskin di Mosca. L'opera ritrae l'attrice francese Jeanne Samary, nota per la sua grande abilità nella recitazione. Questa tela è esposta in occasione della terza mostra del movimento impressionista nel 1877, ma viene accolta dalla critica artistica francese non positivamente. L'attrice francese è rappresentata dall'artista su uno sfondo rosa che presenta anche delle piccole pennellate di colore verde chiaro. I colori che Renoir utilizza nella tela sono chiari e tra questi predominano il rosa scuro, il verde, il rosa chiaro e il rosso.
Pierre-Auguste Renoir, nei suoi dipinti, trasmette la gioia di vivere, la serenità e rappresenta la bellezza in ogni suo aspetto.
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