lunedì 29 agosto 2011

Pablo Picasso, il fondatore del cubismo


Pablo Picasso nasce in Spagna e durante l'adolescenza viene subito indirizzato dal padre, il quale svolge la professione di professore presso la scuola d'arte di Malaga, verso il mondo dell'arte. Durante l'adolescenza il futuro artista spagnolo frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Barcellona e successivamente l'Accademia d'arte di Madrid. Nei primi anni del 1900 l'artista spagnolo si reca a Parigi, in cui successivamente decide di trasferirsi per sempre.
Fin dall'inizio della sua carriera Pablo Picasso inizia a dipingere le sue opere artistiche con una tecnica pittorica molto particolare, che sarà oggetto di grande ammirazione.
Dal 1901 al 1904 egli dipinge persone provenienti da ceti sociali molto disagiati, dall'aria triste e ritratti in contesti di grande isolamento. Il colore che prevale nelle tele realizzate dal pittore in questo periodo è il blu con tutte le sue tonalità di colore. In questi anni quindi egli realizza tutta una serie di opere artistiche che rientrano in quello che viene definito "periodo blu".

Nel biennio successivo invece realizza tutta una serie di quadri che rientrano nel "periodo rosa"; il colore utilizzato è prevalentemente il rosa e i soggetti pittorici rappresentati sono saltimbanchi, esponenti del circo, maschere come ad esempio Arlecchino.
Nel biennio compreso tra il 1906 e il 1907 Picasso rimane affascinato anche dalla scultura africana e inizia a sperimentare nella sue tele una nuova tecnica pittorica che lo farà diventare uno dei più celebri esponenti del cubismo.

L'opera più celebre da lui realizzata e che lo lega al movimento artistico cubista è: "Les Demoiselles d'Avignon". Questo celebre dipinto è realizzato da Picasso nel 1907 ed è custodito presso il MoMA di New York. In questo quadro l'intento del pittore spagnolo è quello di voler sperimentare un nuovo stile pittorico che sia originale.
I soggetti pittorici ritratti sono cinque donne che si trovano all'interno di una casa d'appuntamento. Il soggetto del dipinto viene ripreso da un'altra famosa opera del celebre pittore francese Paul Cézanne: "Le grandi bagnanti". Ricercando continuamente nuovi canoni stilistici originali, Picasso dipinge le cinque donne in modo molto differente: ad esempio le due donne rappresentate sulla destra assomigliano in modo impressionante ai soggetti artistici riprodotti nelle sculture africane. Anche la luce che viene utilizzata nella tela è irreale, infatti, le parti del corpo vengono dipinte con delle tonalità chiare, mentre la deformazione dei corpi femminili viene rappresentata mediante delle tonalità di colore più scuro.

Gli elementi geometrici sono molto evidenti nella tela, infatti, le immagini rappresentate sono realizzate attraverso l'utilizzo di piani solidi che si intersecano tra di loro. Inoltre caratteristico dell'opera è l'uso delle angolazioni, le quali fanno sembrare i corpi delle singole donne un blocco unico. Vi sono per esempio degli  elementi innaturali in "Les Demoiselles d'Avignon" come la rappresentazione di un naso di profilo su un volto rappresentato orizzontalmente.
Quest'opera è quindi considerata come l'opera con cui Picasso fonda il movimento artistico cubista, sperimentando tutta una serie di tecniche pittoriche che rompono con i tradizionali schemi pittorici.

Un'opera che invece appartiene al "periodo rosa" è "Famiglia di acrobati con scimmia", quest'opera viene dipinta nel 1905 e oggi è conservata presso il Konstmuseum di Göteborg. In quest'opera viene rappresentata una giovane famiglia di acrobati. La donna rappresentata tiene in grembo il suo bambino, mentre alla sua sinistra viene ritratto il giovane marito e alla sua destra una scimmia. 
Il contesto rappresentato dall'artista è più allegro rispetto a quelli rappresentati nelle tele facenti parte del "periodo blu" e il colore predominante è il rosa con le sue varie sfumature di colore. 


Pablo Picasso è considerato come uno degli artisti più originali e innovativi dell'arte pittorica contemporanea e tutt'oggi i suoi dipinti sono apprezzati notevolmente in tutto il mondo. 

giovedì 25 agosto 2011

Amedeo Modigliani: genio artistico e una vita dedicata alla sua più grande passione, l'arte.


Amedeo Modigliani vive in Toscana, dove trascorre un'infanzia non molto spensierata a causa delle cattive condizioni economiche della sua famiglia, la quale è di origine ebraica. Il padre, infatti, possiede un'impresa di mezzadria in Sardegna che però presto finisce in una situazione di bancarotta finanziaria. Fin dalla sua giovane età ha una grande passione per il disegno, che lo condurrà in futuro a diventare un grande artista italiano. Sebbene versi in condizioni di salute molto precarie anche in giovane età, Amedeo Modigliani decide di lavorare presso lo studio di Guglielmo Micheli, dove ha l'occasione di conoscere Giovanni Fattori.
Dopo aver frequentato una scuola d'arte a Firenze, nel 1903 inizia a frequentare l'Istituto per le Belle Arti di Venezia.
Tre anni dopo si trasferisce a Parigi, stabilendosi a Le Bateau-Lavoir (che si trova nel quartiere di Montmartre, noto come il quartiere degli artisti). Amedeo Modigliani rimane molto impressionato dalla tecnica pittorica di Henri de Toulouse-Lautrec, a cui si ispira nei suoi primi lavori.

Successivamente l'artista italiano inizia a dipingere nuove opere artistiche, adottando una tecnica pittorica originale e unica che lo condurranno a realizzare in tempi molto rapidi numerosi ritratti. Una volta terminata la realizzazione dei suoi dipinti, egli non li sottopone mai a nuovi ritocchi. Nel 1909, essendo molto colpito dall'arte africana e dall'arte primitiva, egli inizia a dedicarsi anche all'attività scultorea. Mentre realizza nuove sculture, la polvere del legno e dei materiali che utilizza per la loro lavorazione fanno peggiorare le sue condizioni di salute, le quali sono molto cagionevoli.
In questa circostanza il pittore decide quindi di dedicarsi esclusivamente alla pittura, tenendo la sua prima mostra nel 1917; il proprietario dei locali in cui le opere vengono esposte lo costringe però a interrompere la mostra, poiché tra i ritratti da lui realizzati vi sono dei nudi. Dopo essersi trasferito nel sud della Francia, l'artista continua a dipingere numerosi ritratti e raramente qualche paesaggio.

Nel 1919 egli ritorna a Parigi e proprio mentre le sue opere artistiche iniziano ad avere giudizi positivi da parte della critica artistica francese, il suo stato di salute peggiora. Amedeo Modigliani viene stroncato da una meningite tubercolotica nel gennaio del 1920, avendo dipinto numerosi ritratti che svelano il suo grande talento artistico.

Uno dei suoi celebri dipinti è "Jeanne Hébuterne con cappello", che viene dipinto nel 1918 e che oggi fa parte di una collezione privata giapponese. In questo dipinto, realizzato con una tecnica pittorica a olio, il soggetto pittorico è la giovane moglie di Modigliani, Jeanne che viene rappresentata con uno sguardo pensante. Uno degli elementi che non sfugge assolutamente allo spettatore è la rappresentazione del collo della donna, il quale è dipinto con lunghe pennellate dai toni molto caldi.
Un altro aspetto molto importante che è chiaramente presente nel dipinto è lo studio molto attento della luce, la quale viene rappresentata con una grande intensità in particolar modo sotto il cappello della giovane donna. I colori che l'artista utilizza nella tela sono il giallo con le sue tonalità molto calde, il nero per dipingere il vestito, il verdino e il colore castano dei capelli.

Un altro dipinto realizzato dall'artista nel 1918 è "Ritratto di Jeanne Hébuterne di profilo", che è oggi parte integrante di una collezione privata di Parigi. In quest'opera viene ritratta la sua giovane moglie francese, la quale ha uno sguardo dolce e molto attento. In questo quadro i colori prevalenti sono il nero, il marrone, il rosa chiaro della pelle, il marrone e il bianco-grigio per la colorazione del muro.
L'opera è realizzata con delle pennellate molto definite e anche in essa è molto evidente la rappresentazione del lungo collo della giovane.

Un'altra opera dipinta dal pittore italiano nel 1919 è "Zingara con bambino"che è custodito presso il National Gallery of Art di Washington, in cui viene ritratta una donna con un bambino in grembo. I colori che il pittore utilizza in questo dipinto, realizzata con una tecnica di pittura ad olio, sono molto tenui, ma allo stesso tempo mettono in risalto il soggetto pittorico ritratto; tra le tonalità di colore scelte da Modigliani vi sono il celeste, il bianco, il rosso, il rosa, il nero per dipingere la copertina del bambino, il castano dei capelli della donna, il colore bruno per dipingere la pelle.

Amedeo Modigliani, noto con gli pseudonimi di Dedo e Modì, è stato un artista che ha vissuto una breve vita, ma il suo genio creativo lo ha condotto a dipingere quadri che sono apprezzati in tutto il mondo.



giovedì 18 agosto 2011

Henri de Toulouse-Lautrec e l'elemento artistico della linea.



Henri de Toulouse-Lautrec proviene da una nobile famiglia francese. La sua vita però è segnata presto dal divorzio tra i suoi genitori, infatti, egli si trasferisce insieme alla madre a Parigi. Durante gli anni che passa a Parigi Henri de Toulouse-Lautrec rimane vittima di due incidenti che segneranno per sempre la sua vita:  scivola sul parquet della sua abitazione natale di Alby e si rompe il femore sinistro e successivamente, mentre si trova a Barèges, cade in un grande fosso e si rompe la gamba destra. Egli è molto sfortunato, poiché essendo nato da un'unione matrimoniale tra consanguinei, ha anche delle malattie genetiche.
Henri de Toulouse-Lautrec si appassiona all'arte già durante la sua infanzia, essendo iniziato alla pittura da René Princetau, un pittore francese amico del padre. L'artista francese inizia a cimentarsi alla realizzazione di opere artistiche ritraenti scene di vita familiare e soggetti sportivi.

Successivamente l'artista francese inizia a frequentare lo studio d'arte del celebre pittore francese Léon Bonnat, avendo quale obiettivo quello di imparare a dipingere seguendo la tecnica pittorica di quest'ultimo.
Egli vive nel quartiere di Montmartre e i soggetti pittorici della sue opere artistiche sono soprattutto le ballerine, i clienti che frequentano i locali dove lui è solito recarsi.
Il pittore ha una vita breve, ma intensa, infatti realizza numerose tele che oggi sono oggetto di grande ammirazione a livello mondiale. L'artista muore all'età di trentasette anni a causa dell'alcolismo. L'elemento più importante del suo stile pittorico è l'utilizzo della linea che, essendo ben definita, mette in rilievo forme, spazi e i corpi delle persone che ritrae. Egli inoltre realizza anche numerosi manifesti molto celebri, che saranno d'ispirazione per molti artisti futuri.

Toulouse-Lautrec non vuole essere parte integrante del mondo aristocratico di cui anche lui fa parte, non solo a causa dei suoi problemi di salute, ma anche perché è in grado di cogliere  negli ambienti poveri che frequenta la vera generosità d'animo e la sincerità delle persone.

Una delle sue opere più celebri è il manifesto artistico intitolato: "Moulin Rouge" e realizzato dal pittore nel 1891. In questo manifesto egli riesce a esprimere tutto il suo estro creativo, che è ben esplicato da uno degli elementi più noti della sua tecnica pittorica, la linea che nell'opera realizzata per il Moulin Rouge mette in risalto sia i due soggetti danzanti sia lo spazio che viene ben sottolineato.
I colori predominanti del manifesto sono il giallo, il nero, l'arancio e il grigio. Molto importante è l'utilizzo da parte di Toulouse-Lautrec degli elementi grafici che sono posti in grande rilievo nel suo lavoro artistico. Molto importante è, infatti, l'uso delle scritte in gran rilievo in questo celebre lavoro.

Un'altra tela dipinta dal pittore francese nel 1890 è "La donna con i guanti", in cui viene ritratta la modella Honorine Platzer seduta in posa presso il giardino del padre di Toulouse-Lautrec. La donna sarà nuovamente uno dei soggetti pittorici in altre tre opere dell'artista. La donna viene ritratta di profilo nell'atto di tenere con la mano il suo ombrellino. Il suo abbigliamento molto elegante e composto sottolinea la fierezza e il grande portamento della modella durante la realizzazione dell'opera.
I colori utilizzati dall'artista per dipingere il suo lavoro sono molto caldi e tenui, infatti, prevalgono il giallo, il verde, il rosso dei capelli della Platzer,  il marrone chiaro, il rosa per rendere l'idea della pelle. Anche in questo quadro è molto evidente l'utilizzo dell'elemento artistico della linea che delinea con grande precisione il corpo della donna.

Un altro lavoro dell'artista è "Modella nello studio-Helene Vary", che è custodito presso il Kunsthalle di Brema. Quest'opera ritrae la modella Helene Vary seduta su una sedia, mentre tiene in mano dei fogli di carta. Anche in questo dipinto l'elemento artistico della linea è molto evidente, poiché viene utilizzata per la realizzazione degli spazi circostanti, per dipingere il corpo della donna e per mettere in risalto le forme.
I colori predominanti sono il nero, il giallo, il celeste, il marrone, il rosso dei capelli della modella e il bianco.

Henri de Toulouse-Lautrec oggi è considerato come uno degli artisti più espressivi dell'arte francese e molte delle sue opere riscuotono grande successo in tutto il mondo.



mercoledì 10 agosto 2011

La Rivoluzione francese: l'avvento al potere dei montagnardi.



Con l'eliminazione dei girondini dalla scena politica del Paese, presero le redini del potere in  seno alla Convenzione Nazionale francese i montagnardi che da sempre appoggiavano le sorti dei cittadini francesi. Gli eventi che si susseguirono dopo le prime fasi della Rivoluzione francese furono drammatici: le truppe della Prima Coalizione ormai stavano accerchiando il Paese, riportando varie conquiste sul terreno di battaglia francese e la situazione politica, economica e sociale francese era difficile e al collasso. 
Un terribile episodio, durante il periodo del terrore francese, fu quello che nel 1793 condusse alla morte del politico Jean-Paul Marat; egli fu ucciso da Charlotte Corday, che fu successivamente condannata a morte. 

Nel frattempo il Comitato di Salute Pubblica era sotto il controllo di Maximilien Robespierre, che cercò di realizzare una politica tesa ad aiutare i cittadini francesi, le cui condizioni economiche erano peggiorate e a risollevare la situazione economica del Paese. Sul piano politico Robespierre continuò, come altri suoi predecessori, a portare avanti la politica del terrore contro tutte le persone che si sarebbero opposte ai principi e al governo creatosi in seguito alla Rivoluzione francese. 
Nel 1794 il governo rivoluzionario decise di elaborare la Costituzione Montagnarda, la quale aboliva la schiavitù e riconosceva diritti importanti per tutti sul piano economico e sociale. Il nuovo Testo costituzionale proclamava quindi diritti e principi molto importanti soprattutto per il popolo francese. In realtà la nuova Costituzione non fu mai promulgata come testo ufficiale. 
Le leggi che furono varate in questo periodo furono proposte dal Comitato di Salute Pubblica; una delle leggi più impopolari fu quella che obbligava tutti gli uomini maschi che avevano dai diciotto ai venticinque anni a prestare servizio militare, poichè la Francia era coinvolta nella guerra contro le Potenze controrivoluzionarie. 

Il Paese era sempre più in preda alla dissoluzione dal punto di vista economico, sociale e politico e la situazione peggiorava sempre più nel periodo del terrore a causa soprattutto della conduzione politica dei montagnardi. Chiunque osasse opporsi alla rivoluzione era preso di mira. A peggiorare la situazione interna francese contribuì anche la "Legge dei sospetti", che prevedeva l'arresto e la condanna a morte senza processo per coloro che osassero porsi contro il governo rivoluzionario francese. Un'altra legge impopolare del 1793 fu la Legge contro gli accaparramenti, che prevedeva anche la condanna alla pena di morte per chi detenesse in luoghi chiusi beni di prima necessità come farina, carne burro,ecc...
Durante il regime del terrore si assistette anche al processo di laicizzazione nazionale in seno al Paese, accompagnato quindi dalla "scristianizzazione", dall'arresto di numerosi uomini ecclesiastici e dalla confisca di numerosi beni della Chiesa cattolica. In quello stesso anno venne anche introdotto il Calendario Rivoluzionario francese, che sostituiva il vecchio Calendario Gregoriano. 

La situazione non era più tollerata in seno al Paese e presto Robespierre dovette intervenire, creando la Commissione per la libertà di culto. In quello stesso anno si assistette anche a un altro drammatico evento, l'esecuzione capitale della regina di Francia, Maria Antonietta; la regina fu uccisa in Place de la Revolution il 16 ottobre 1793. La Francia viveva quindi uno dei periodi più bui e duri della sua storia e presto vi sarebbe stato l'avvento al potere di Maximilien Robespierre. 


lunedì 8 agosto 2011

La Rivoluzione francese e il periodo del terrore.


Nel 1792 la Francia era sia alle prese con gli sconvolgimenti provocati dalla Rivoluzione francese sia coinvolta nella drammatica guerra che la contrappone all'Austria e alla Prussia, che purtroppo non stava avendo gli esiti sperati, poiché l'esercito francese si era mostrato impreparato nel corso delle varie battaglie combattute.
Se in politica estera la situazione era difficile da fronteggiare, in politica interna la situazione del Paese stava peggiorando, al punto che si verificarono degli episodi caratterizzati da grande spargimento di sangue e violenza, noti come "Massacri di Settembre".
In occasione dei Massacri di Settembre furono uccisi numerosi aristocratici, membri del clero francese, uomini politici, che venivano accusati di prese di posizione controrivoluzionarie. I cittadini francesi erano in grande tumulto, in quanto la rivoluzione francese doveva essere portata avanti fino in fondo in nome degli ideali di fratellanza, eguaglianza e libertà. Molti quindi furono i morti in quell'anno e lo stato di tensione cresceva sempre più in seno al Paese. 

Le forze politiche in campo in questo periodo erano tre: i girondini, che erano contro un eventuale ritorno della forma di governo monarchica in Francia e che avevano il sostegno della borghesia (le loro idee erano molto moderate); i montagnardi, che sostenevano la causa popolare e che si ponevano quindi su posizioni molto radicali e infine i centristi, che non avevano delle idee politiche ben definite. Se la situazione all'interno del Paese era difficile da gestire, poiché i cittadini francesi erano in fermento per delle nobili cause, anche la situazione sul fronte di battaglia non era di facile gestione. Le Forze Armate francesi ottennero nuovamente la fiducia dell'opinione pubblica francese, in quanto riportarono numerose vittorie sul campo a Verdun, Worms, Spira, Magonza, Francoforte sul Meno, Jemmapes. 
Gli esiti della guerra quindi furono favorevoli per la Francia, che riuscì ad annettere tutti i territori conquistati. 

Nell'inverno del 1792 si assistette anche all'arresto del re Luigi XVI, che venne processato come un semplice cittadino francese con l'accusa di alto tradimento e cospirazione contro la Nazione francese. Dopo un lungo processo la maggioranza dei membri della Convenzione Nazionale, il 15 gennaio 1793, decise che il re Luigi XVI doveva essere condannato a morte. Il re venne giustiziato la sera di quello stesso giorno.

L'uccisione del sovrano francese condusse i vari Paesi europei a stringere un'alleanza-nota come Prima Coalizione- che li avrebbe portati ad accerchiare la Francia. Questi paesi erano: Inghilterra, Impero russo, Prussia, Austria, Spagna, Portogallo, Regno di Napoli, Granducato di Toscana, Regno di Sardegna, Repubblica delle Sette Province Unite e Stato pontificio. Circondata da queste Potenze, la Francia dovette dichiarare loro guerra il 1° febbraio 1793. I girondini e i membri della Convenzione Nazionale francese decisero che sarebbero stati arruolati uomini provenienti dal popolo; questa impopolare decisione scatenò l'ira dei cittadini francesi che organizzarono delle vere e proprie sommosse popolari, in modo da ostacolare tale decisione.
Si aprì quindi quella fase storica nota come l'epoca del terrore, poichè i politici decisero di condannare a morte chi si fosse opposto ad arruolarsi.

Nel Paese la condotta politica dei girondini, che erano i principali esponenti del governo repubblicano, era diventata impopolare anche a causa della cattiva gestione economica, la quale comportò l'aumento dell'inflazione. I montagnardi ottenevano sempre più forti consensi popolari. Un altro evento difficile da gestire era la rivolta dei cittadini della Vandea, che non erano d'accordo con l'arruolamento forzato dei cittadini francesi. La rivolta fu repressa con violenza dai repubblicani al governo, causando la morte anche di donne e bambini.
Ad alimentare il clima di terrore nel Paese vi fu anche la decisione dei repubblicani di istituire il Tribunale Rivoluzionario e il Comitato di Salute Pubblica diretto da Maximilien Robespierre. Entrambi gli organi furono creati con l'intento di stroncare tutte le possibili opposizioni al regime repubblicano.

Presto i montagnardi, appoggiati dai sanculotti decisero di prendere in mano la situazione e, dopo vari scontri,  i girondini che erano considerati i responsabili della difficile condizione economica del popolo, vennero eliminati dalla scena politica francese e i loro principali esponenti furono condannati a morte mediante la pratica della ghigliottina. Con l'allontanamento politico dei giacobini, a prendere le redini del potere in seno alla Convenzione Nazionale francese furono i montagnardi, sostenuti dai sanculotti. 




mercoledì 3 agosto 2011

La Rivoluzione francese fino all'instaurazione della Prima Repubblica Francese


Con la presa della Bastiglia, la situazione politica del Paese era ancora instabile e la Rivoluzione francese quindi era ancora in atto. In seguito ai fatti che condussero la Francia a intraprendere un nuovo corso politico, scoppiò la rivolta dei contadini, i quali non tolleravano più il fatto di dover pagare la maggior parte delle tasse del Paese. Pochi giorni dopo l'inizio della Rivoluzione francese, che aveva raggiunto l'apice con la presa della Bastiglia, i contadini decisero di iniziare il loro atto di forza, prendendo d'assalto numerosi castelli, bruciando i documenti che erano il simbolo del potere feudale e uccidendo vari uomini influenti della Francia.
Presto quindi gli esponenti che facevano parte della nuova Assemblea Nazionale francese dovettero procedere verso un processo di riforma di grande portata, poiché furono aboliti i privilegi delle classi più ricche del Paese e tutti i ceti sociali avrebbero dovuto pagare le tasse in modo equo.

Il 26 agosto 1789 fu anche redatta l'importante "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino", secondo cui dovevano essere concessi a tutti i cittadini francesi diritti fondamentali come le libertà(tra cui la libertà di stampa e di parola), l'eguaglianza sancita di tutti i cittadini davanti alla legge, il diritto per tutti di avere accesso alla proprietà privata, la resistenza all'oppressione, la sovranità popolare, che permetteva al popolo di scegliere autonomamente i suoi rappresentati politici. in sostanza quindi la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino era da preludio alla stesura della futura Costituzione francese.
Sia la rivolta dei contadini che il nuovo testo che sanciva i diritti e i doveri dell'uomo e del cittadino furono degli eventi molto importanti per il Paese, che iniziava a credere nella fratellanza e nella libertà.
Il 3 settembre 1791 venne varata inoltre la nuova Costituzione francese, accolta con un grande entusiasmo popolare; infatti, questo testo permetteva solo a coloro che pagavano le imposte di votare in seno al Paese(la maggior parte dei cittadini francesi).

Con la nuova Costituzione, la Francia diventava una monarchia costituzionale e due erano gli organi più importanti: l'Assemblea legislativa che aveva il compito di far approvare le leggi del Paese e il sovrano che, avendo potere esecutivo, poteva imporre un veto sulle leggi da approvare. In questa fase storica della Rivoluzione francese si affermarono anche tre movimenti politici: i giacobini che erano vicini alle rivendicazioni popolari e che volevano ancora nuove conquiste per il popolo, i foglianti che appoggiavano idee più moderate e volevano escludere dal processo di riforme i cittadini francesi e i girondini che invece appoggiavano la nascita in Francia di un governo di tipo repubblicano e una lotta contro i Paesi assolutistici dell'epoca.
Nonostante i grandi progressi fatti, in seno al Paese si riacutizzarono tre questioni molto complesse: l'opposizione del clero alla decisione del governo costituzionale di confiscare i beni ecclesiastici, la crescita del debito pubblico e l'atteggiamento non amichevole da parte della classe aristocratica nei confronti del nuovo governo.

Preoccupato dall'evolvere degli eventi, il re Luigi XVI decise di scappare con la famiglia dalla Francia; la sua fuga fu però scoperta e il re e i membri della sua famiglia furono fatti prigionieri presso il palazzo delle Tuileries. Il re era stato anche sospeso dalle sue cariche politiche.
Nel 1792 un altro evento sconvolse la Francia, la quale era già scossa dagli episodi che si verificarono nel corso della Rivoluzione; infatti, il Paese dichiarò guerra all'Austria che godeva invece del prezioso appoggio dato dai prussiani. I francesi persero in occasione di numerose battaglie, essendo impreparati dal punto di vista militare. La situazione era talmente al punto che il re fu fatto prigioniero presso il palazzo delle Tuileries dal popolo in rivolta. In quest'occasione morirono numerosi nobili e preti.

Sempre nello stesso anno l'Assemblea legislativa prese in mano la situazione, decidendo di promulgare delle elezioni a cui avevano accesso al voto tutti i cittadini. Queste elezioni servivano per eleggere una nuova Assemblea che avrebbe condotto alla stesura di un nuovo Testo costituzionale.
Dopo la formazione della Convenzione Nazionale, la Francia passò da un regime politico monarchico a un regime politico repubblicano.

La guerra contro l'Austria e la Prussia non si era ancora conclusa e le truppe francesi nel 1793 ottennero il controllo della Savoia e del Belgio. In realtà però la situazione stava volgendo al peggio per i francesi che erano sempre più isolati dal punto di vista internazionale, infatti, la maggior parte dei Paesi europei appoggiava le altre due Potenze in campo. La guerra era quindi ben lungi dal concludersi e altri eventi drammatici avrebbero colpito la Francia.

lunedì 1 agosto 2011

Le grandi Rivoluzioni: la Rivoluzione francese fino alla presa della Bastiglia.



Le cause che determinarono lo scoppio della Rivoluzione francese furono soprattutto due: l'esasperazione del popolo francese-rappresentato all'interno del Terzo Stato-che doveva pagare le tasse più salate del Paese e l'arricchimento di un gruppo di professionisti, gli appaltatori, che si occupavano di riscuotere le tasse. In primo luogo i membri della nobiltà e quelli appartenenti al clero godevano di svariati privilegi, per cui non dovevano pagare delle imposte pesanti come quelle che gravavano sul popolo. Inoltre grandi erano gli sprechi fatti da Luigi XVI e dalla moglie Maria Antonietta per rendere sontuosa la reggia di Versailles. Presto il re scelse due nuovi Ministri delle Finanze, Tourgot e in seguito Necker, i quali vennero presto licenziati per aver affermato che l'unica soluzione per risollevare le Finanze reali sarebbe stata quella di dividere il pagamento delle tasse tra clero, nobiltà e Terzo Stato. Dopo di loro il nuovo Ministro delle finanze fu Calonne, uomo che accontentava le posizioni del re Luigi XVI, della nobiltà e del clero. In secondo luogo gli appaltatori, i quali riscuotevano le tasse per conto della Corona, trattenevano per sé gran parte del denaro che avrebbe dovuto rimpinguare le casse reali.

Presto la situazione iniziò a precipitare e i membri del Terzo Stato, animati dagli esponenti della borghesia francese, iniziarono a pensare alla convocazione degli Stati Generali francesi che non venivano più convocati ormai dal 1614, quando a capo della Monarchia reale vi era Re Luigi XIV. Nel frattempo anche Calonne, come i suoi predecessori, giunse alla conclusione secondo cui sarebbe stato opportuno ripartire il pagamento delle imposte tra nobiltà, clero e Terzo Stato; per questo motivo i reali di Francia lo sostituirono con Loménie de Brienne, il quale giunse anch'egli alle conclusioni dei precedenti ministri francesi.
Il re quindi richiamò alla guida del Ministero delle Finanze Jacques Necker, il quale però decise di convocare gli Stati Generali nel 1789. Il 5 maggio dello stesso anno si aprirono quindi gli Stati Generali e presso la reggia di Versailles giunsero i membri di nobiltà, clero e Terzo Stato.

L'obiettivo di clero e nobiltà era quello di iniziare i lavori in sedi separate, poiché essendo i membri delle classi più ricche avrebbero potuto votare e avere la meglio sul Terzo Stato, che godeva invece di minori privilegi. Se invece il voto fosse stato eseguito in una sede unica avrebbe potuto prevalere il Terzo Stato. Trascorse sei settimane, non era stata presa ancora una decisione, per cui gli esponenti del Terzo Stato decisero di riunirsi in un'altra sede, sfidando apertamente la monarchia francese.
Tutte le stanze reali erano state chiuse e l'unica ala accessibile agli esponenti del Terzo Stato era la celebre Sala della Pallacorda. Ad essi si aggiunsero circa 150 membri del Basso clero; in questa sala venne fatto il noto "Giuramento della Pallacorda", che prevedeva che gli esponenti di questo gruppo non si sarebbero più sciolti, finché nel Paese non fosse stato varato un nuovo Testo costituzionale.

Il re, con un'astuta strategia, sembrava aver rispettato la posizione dei membri che avevano prestato questo giuramento, decidendo quindi di riunire il 9 luglio 1789 l'Assemblea Nazionale Costituente. Presto però con un grande colpo ad effetto egli riunì attorno a sé molti uomini  che facevano parte delle truppe reali dislocate in tutte le regioni del Paese e allontanò Jacques Necker dal Ministero delle Finanze.
L'obiettivo del sovrano francese era quindi quello di voler sedare la rivolta in atto nel Paese con la forza. Il 13 luglio un gruppo di parigini rivoltosi presero d'assalto un negozio che vendeva armi; essi già tramavano l'evento che avrebbe condotto alla presa della Bastiglia. Il 14 luglio 1789 si verificò, infatti, la presa della Bastiglia per mano dei rivoltosi francese che ebbero la meglio sulle truppe reali, le quali furono sconfitte.
Presto in tutte le Regioni francesi furono create delle nuove entità municipali e si organizzò anche la Guardia Nazionale.

Questo evento era considerato epocale e simbolico per la Francia, poiché rappresentava il risveglio della coscienza nazionale francese.

L'impressionismo: tra movimento e impressione.



L'impressionismo è un movimento artistico che nasce in Francia nella seconda metà del 1800. Il nome impressionismo deriva da un giudizio negativo fatto dal critico d'arte francese Louis Leroy in merito allo stile artistico dei pittori impressionisti. Questo celebre movimento artistico si distacca in modo molto evidente dai canoni pittorici e artistici classici, che seguivano una precisa tecnica pittorica e stilistica caratterizzata dalla presenza di chiaroscuri, delle ombre rese con il colore nero e dalla presenza dell'elemento prospettico per dipingere le opere artistiche.
A differenza dei pittori antecedenti, i pittori impressionisti vogliono dipingere le loro opere artistiche in piena autonomia e libertà.

Gli esponenti dell'impressionismo sono: Claude Monet, Berthe Morisot, Mary Cassatt, Pierre-Auguste Renoir, Édouard Manet, Gustave Caillebotte, Frederic Bazille, Camille Pissarro, Alfred Sisley e Edgar Dégas. Questi celebri artisti, sebbene le loro opere all'epoca vengono rifiutate presso i più grandi Salons francesi, decidono di organizzare le loro prime mostre presso lo studio fotografico di Nadar, che si trova a Parigi.
I soggetti pittorici privilegiati dagli artisti impressionisti sono i paesaggi naturalistici, i nudi femminili, scene rapppresentate in scuole di danza (Edgar Dégas), ritratti di uomini, donne, bambini, nature morte.
Nei loro dipinti viene rappresentata l'idea di movimento, realizzata con delle pennellate rapide, vivaci e intense.  Un altro elemento caratteristico che emerge nelle loro tele è riscontrabile nella rappresentazione dei paesaggi naturalistici; infatti, grande è l'abilità di questi noti pittori nel rappresentare in modo armonico e realistico il riflesso del cielo sull'acqua di fiumi, laghi, ecc...

Inoltre essi eliminano l'elemento delle ombre rese con il colore nero, tipico dei precedenti movimenti artistici, rendendo l'idea delle ombre attraverso altri tipi di colori. Un altro elemento molto particolare che è possibile riscontrare in numerosi quadri impressionisti è la rappresentazione della natura come se fosse vitale e capace di trasmettere una sensazione di armonia e quiete. Uno dei pittori che meglio rende l'idea del senso di quiete della natura è Claude Monet, il quale dipinge con grande frequenza i paesaggi naturalistici, le ninfee e bellissimi  e immensi giardini. Il celebre artista francese inoltre rappresenta, nei suoi dipinti paesaggistici, il suo stato d'animo caratterizzato dall'osservazione attenta e serena della natura che lo circonda.

L'idea di movimento invece è resa bene da Edgar Dégas nei suoi quadri impressionisti che ritraggono lezioni di danza e scene di ballo. Egli con grande abilità e pennellate rapide e intense riesce, nei suoi dipinti, a rendere molto bene l'idea di movimento. Un'altra tematica molto importante invece viene rappresentata dall'artista francese Pierre-Auguste Renoir, ovvero la bellezza rappresentata da soggetti pittorici come le donne, le bambine e la natura.
La prima mostra ufficiale organizzata dagli esponenti dell'impressionismo si tiene nel 1874 presso la "Societé Anonyme des Artistes peintres, sculpteurs, graveurs". I locali dove vengono esposte le opere impressioniste sono quelli del fotografo Nadar. I pittori impressionisti non espongono le loro opere in luoghi di esposizione d'arte ufficiali, ma in luoghi da loro medesimi gestiti. Gli artisti impressionisti inoltre non costituiscono un movimento pittorico omogeneo, in quanto sono soliti dipingere in totale indipendenza, ma incontrarsi per esporre le opinioni in ambito artistico e culturale presso dei luoghi di ritrovo noti come ad esempio il Café Guerbois.

Gli esponenti dell'impressionismo rappresentano nelle loro tele ciò che vedono in un preciso momento; riescono, infatti, con grande estro creativo a rappresentare la luce con un gioco di colori dalle varie tonalità cromatiche, rappresentano la natura così come la osservano, ritraggono dei soggetti in modo spontaneo, spesso nei loro momenti di vita quotidiana. L'osservatore di questi affascinanti quadri, elaborati con una tecnica pittorica unica, prova una sensazione molto gradevole. Egli, infatti, analizza attentamente il vivace e intenso uso dei colori da parte degli artisti, le pennellate rapide che esprimono spesso l'idea di movimento.

Una delle tecniche pittoriche più utilizzate da molti esponenti dell'impressionismo è quella definita "en plein air", caratterizzata dal dipingere le tele all'aria aperta. Ad esempio vi sono alcuni pittori che realizzano dipinti paesaggistici, recandosi presso la foresta francese di Fontainebleau; lo stesso Claude Monet dipinge le piante, le ninfee e i fiori del laghetto che si trova presso la sua abitazione.

L'ultima mostra, dove i pittori impressionisti esporranno le loro opere, è quella tenutasi nel 1886. Mentre in passato i pittori impressionisti hanno ricevuto solo critiche e giudizi negativi, nel corso dei decenni le loro opere sono state rivalutati e vengono apprezzate dalla critica artistica mondiale.